Lotta alla mafia, pm Di Matteo: "Al governo Berlusconi nessun merito"

PALERMO – ''A un governo che ha depenalizzato il falso in bilancio, che ha violentemente attaccato le inchieste della magistratura quando riguardavano l'intreccio mafia-politica, a un governo che ha sostenuto un programma di riforma costituzionale teso a comprimere l'autonomia della magistratura, a un governo che ha sostenuto un programma di riforma delle intercettazioni rendendole meno incisive nella lotta alla mafia, a un governo che e' stato sostenuto da forze politiche che hanno candidato persone condannate per fatti di mafia, non si puo' attribuire nessun premio ne' riconoscimento, ne' ha dato dimostrazione di voler contrastare a 360 gradi la lotta alla mafia''. Lo ha detto il Pm Nino Di Matteo, rispondendo a margine della presentazione della proposta di legge della Fondazione legalità a una domanda sulle dichiarazioni del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso.

Per il Pm Gaetano Paci ''nessuno mette in discussione il tentativo di razionalizzazione fatto dal precedenti governo, ma dobbiamo guardare ai risultati: il codice antimafia varato rischia di essere addirittura controproducente nelle aggressioni ai beni confiscati. Se queste disposizioni non verranno modificate – ha aggiunto – ci potremo dimenticare esempi virtuosi come l'amministrazione giudiziaria della clinica Ajello che hanno iter di gestazione lunghissimi, contrariamente ai termini di prevenzione previsti''. ''C'e'un'antimafia che prescinde dalla mafia nel nostro Paese – ha osservato il magistrato Giovanbattista Tona – si dovrebbe fare antimafia senza premio, senza vincere qualcosa''.

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