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Lucia Azzolina prova in tv i banchi con le rotelle: “Ci sta anche il vocabolario di greco”

Lucia Azzolina mostra in tv uno dei banchi con le rotelle richiesti dal ministero dell’Istruzione. Lo fa a In Onda su La7. 

Lucia Azzolina lo mostra in attesa che le aziende incaricate forniscano i 2,4 milioni di banchi con rotelle richiesti.

La ministra mostra in diretta televisiva come funzioneranno quelle sedute monoposto  dotate di scrittoio e ruote, che dovrebbero arrivare nelle scuole italiane prima dell’inizio dell’anno scolastico 

“E’ comodo, ci sta anche il vocabolario per le versioni di greco”, ironizza la ministra dopo le polemiche sulla scomodità dello strumento.

“Quella sui banchi è una gara europea”

Quella sui banchi è una gara europea, presto sapremo i nomi delle aziende”.

La ministra è tornata in merito al bando sull’acquisto di tre milioni di banchi per l’inizio del prossimo anno scolastico oggi durante la trasmissione Agorà: 

“Chiedo di smetterla di fare polemiche, questo terrorizza le famiglie, lasciateci lavorare. Purtroppo finora non si era mai investito in Italia, nulla sugli arredi scolastici”, ha aggiunto Azzolina.

Salvini: “300 euro a banco? Priorità sono gli insegnanti”

Della questione banchi parla anche Salvini:

“Mi rifiuto di pensare che si spendano 300 euro per un singolo banco con le rotelle quando ci sono ben altre priorità”.

“La cosa fondamentale sono gli insegnanti: erano già un problema le cattedre vuote pre-covid, dopo i mesi surreali che abbiamo vissuto, stabilizzare almeno gli 85 mila precari che altrimenti rischiano di non essere in classe a settembre, ritengo che sarebbe fondamentale”.

“Al momento non c’è una lira a bilancio”.

Così il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato dall’emittente fiorentina Lady Radio.

“Ripartire a pieno organico a settembre è fondamentale” ha proseguito Salvini.

“La Cisl denuncia 85 mila cattedre scoperte alla riapertura, i precari iniziano ad arrivare a quota 200 mila e gli insegnanti di sostegno per i 250 mila bimbi disabili nelle nostre classi in 50 mila casi sono precari”.

“Quindi la prima richiesta che abbiamo fatto al ministro Azzolina è di stabilizzare almeno una parte di questo esercito di precari perché i nostri figli a settembre possono avere l’insegnante in classe”.

“Taccio – ha concluso – sui banchi con le rotelle, sul plexiglass e su tutte le sciocchezze che il ministro ha regalato in queste settimane” (fonte: Twitter, Corriere della Sera, Agi).

 

 

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