Lucio Barani rischia interdizione 10 gg per gesto sessista

Lucio Barani rischia interdizione 10 gg per gesto sessista
Lucio Barani rischia interdizione 10 gg per gesto sessista

ROMA – Dieci giorni lontano dalle riforme. E’ quanto rischia il capogruppo dei verdiniani in Senato, Lucio Barani dopo il gesto sessista (avrebbe mimato una fellatio) rivolto venerdì in Aula alla senatrice M5S Barbara Lezzi. Un episodio che, oltre ad innescare lunghi minuti di bagarre, ha portato alla secca condanna da parte del presidente del Senato Pietro Grasso, che ha convocato per lunedì un Consiglio di presidenza ad hoc.

Per Barani le sanzioni vanno dal semplice richiamo all’interdizione, non superiore ai 10 giorni, dai lavori d’Assemblea. “D’ora in poi, visto che l’escalation è arrivata a punte inaccettabili per la civile convivenza, il rigore sarà assoluto”, ha evidenziato Grasso intervenendo subito dopo i capigruppo Paolo Romani (FI), Luigi Zanda (Pd) e Renato Schifani, anche loro fermi nella condanna nei confronti di Barani (Ap).

E proprio ai capigruppo Grasso ha chiesto “di fare opera nei rispettivi gruppi per prevenire, per evitare provvedimenti rigorosi che possono arrivare a togliere la possibilità di partecipare ai lavori d’aula”. Barani, ad un paio d’ore dal caos innescato dal suo gesto, ha provato a giustificarsi. “Sono veramente dispiaciuto di ciò che sta accadendo in ragione di un equivoco ingenerato da alcuni miei gesti istintivi”, ha detto spiegando come “con la mano rivolta verso il mio stesso volto invitavo quanti impedivano l’intervento del senatore Falanga ad ingoiare i fascicoli che tanto veementemente stavano sventolando”.

Diversa, invece, l’interpretazione di chi ha visto, e stigmatizzato con veemenza, Barani mimare un gesto che, secondo quanto raccontato da diversi senatori, faceva chiaro riferimento a un rapporto di sesso orale.

Nelle prossime ore le telecamere che riprendono quanto accade in Aula saranno visionate e le immagini potrebbero anche essere valutate dall’ufficio di presidenza di lunedì, proprio come accade in occasione della protesta delle mani nere inscenata dal M5S durante la discussione dello Sblocca Italia.

Mentre più di un senatore, nei minuti del caos in Aula, fa notare in Transatlantico come quello di Barani non sia stato un unicum, ricordando, ad esempio, il “dito medio” mostrato da alcuni esponenti dell’opposizione al ministro Maria Elena Boschi.

L’articolo 67 del Regolamento del Senato prevede che, nel caso un senatore “trascorra ad oltraggi o vie di fatto o faccia appello alla violenza o compia comunque atti di particolare gravità”, il presidente del Senato possa proporre all’ufficio di Presidenza l’esclusione dall’Aula per non più di dieci giorni. Il senatore, prevede lo stesso articolo, può fornire le proprie spiegazioni all’Ufficio di presidenza ma la decisione di questo organismo non può essere discussa dall’Aula.

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