Luigi di Maio dalla Gruber, Nicola Morra a Virus. M5s rompe tabù e assalta le tv

Luigi di Maio dalla Gruber, Nicola Morra a Virus. M5s rompe tabù e assalta le tv
Da sinistra, Nicola Morra capogruppo M5S al Senato,Riccardo Nuti capogruppo M5S alla Camera e Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera (Foto Ansa)

ROMA – Oltre il Web, non solo per la Rete: il Movimento 5 Stelle rompe uno dei suoi più odiosi tabù e accetta la competizione mediatica totale, perfino sulle televisioni ”convenzionali”. L’hanno definita operazione “assalto alle tv“, una nuova strategia comunicativa per compensare una scarsa, ed evidentemente non competitiva, visibilità mediatica. Il banco di prova c’è stato mercoledì sera, con un duplice debutto: Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, ospite di Lilli Gruber su La7 e Nicola Morra, capogruppo Cinquestelle al Senato, intervistato dalla trasmissione ‘Virus’ di Rai 2.

Di Maio ha dovuto competere con Debora Serracchiani del Pd, non a caso nata anche lei come ”fenomeno” del web, che è stata più che combattiva. L’interlocutore grillino le ha tenuto testa. Punto di forza del vicepresidente della Camera e’ stata la difesa della Costituzione che ”l’ampia maggioranza vorrebbe cambiare con un comitato di saggi blindato e pericoloso”. Il presidente del Friuli ha rimesso al mittente le accuse e ha accusato Di Maio di qualunquismo:” è troppo facile dire ‘andate tutti a casa perchè siete tutti uguali…”.

Sul fronte Rai, Nicola Morra, intervistato da Nicola Porro per Virus, sollecitato dal conduttore ha posto lui una domanda ai telespettatori, la domanda virale: “Vogliamo sbrigarci a far decadere Berlusconi sì o no?'”. Per poi lasciarsi andare ad alcune considerazioni sul governo ( ‘meno dura e meglio è’) e rivendicare la presenza del suo movimento in Parlamento. Morra ha anche annunciato che il movimento valuterà i conduttori ed i programmi a cui partecipare in futuro.

Tutto sommato, il debutto dei 5 Stelle nella ”vecchia” tv non è andato male, ma sicuramente la prova sarà oggetto di confronti e discussioni. E anche di polemiche. Ha cominciato Marino Mastangeli, l’ex senatore 5 stelle cacciato dal movimento proprio perché irretito dal video quando vigeva il divieto totale a partecipare alle trasmissioni televisive. La nuova strategia sembra essere stata studiata a tavolino dallo staff comunicazione a Milano. Se ne è parlato anche con Gianroberto Casaleggio che a quanto pare alla fine ha dato il via libera all’operazione..

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