ROMA – Dopo aver stilato l’elenco dei candidati “impresentabili” di Pd e centrodestra, Luigi Di Maio pubblica anche il modulo per cacciarli. Lo stesso che ha compilato Emanuele Dessì come atto di impegno per rinunciare alla sua candidatura.
Nello specifico, il candidato premier del MoVimento 5 Stelle ha approntato un modulo di “rinuncia alla candidatura da parte del candidato del collegio” che prevede persino l’autenticazione della firma e va “presentato alla Corte d’appello del collegio del candidato”.
Di Maio se la prende in particolare modo con Matteo Renzi, accusato di aver “diffamato pubblicamente il MoVimento 5 Stelle dicendo che noi abbiamo impresentabili”. E tira in ballo pure Enrico Berlinguer e la “lezione sulla questione morale”, a suo avviso “rinnegata” dal centrosinistra.
Il modulo, scaricabile dal Blog delle Stelle, è abbastanza semplicistico e prevede che il candidato dichiari le seguenti cose:
Di Maio però forse non conosce la Costituzione italiana che non prevede alcuna procedura simile e anzi istituisce che delle candidature si occupino le Camere di appartenenza. L’articolo 66 stabilisce infatti che: “Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità”.
È quindi evidente che qualsiasi rinuncia alla candidatura, compresa quella di Emanuele Dessì, che si è “volontariamente” e “preventivamente” ritirato dalle elezioni per non danneggiare il M5S – non ha alcun valore legale.