Luigi Nieri: la politica è mediazione, anche fra chi occupa e chi sgombera

Luigi Nieri: la politica è mediazione, anche fra chi occupa e chi sgombera
Il vicesindaco Luigi Nieri faccia a faccia coi movimenti di lotta per la casa (LaPresse)

ROMA – Luigi Nieri, vicesindaco di Roma ed esponente di Sel, è a processo per “resistenza a pubblico ufficiale” e nell’inchiesta dei pm romani contro i movimenti di lotta per la casa, ci sono intercettazioni che lo riguardano. Ma ad Ernesto Menicucci, della cronaca romana del Corriere, risponde che non lo preoccupano tanto le inchieste giudiziarie quanto “il salario accessorio dei dipendenti: parliamo di 24 mila famiglie”.

Nieri rivendica, citando Argan e Andreotti, il ruolo di mediazione della politica. Mediazione fra occupanti di case e ufficiali giudiziari, fra manifestanti e polizia:

Prima vicenda: cosa accadde il 9 gennaio 2010?
«C’era una manifestazione all’Esquilino e gli organizzatori volevano raggiungere il Viminale. Io feci il lavoro che faccio sempre, e che credo mi venga anche bene… Mediare tra manifestanti e forze dell’ordine».
Reggeva uno striscione?
«Non è vero. Un poliziotto mi ha indicato nelle foto ma al momento del contatto tra movimenti e polizia non c’ero».
Se venisse condannato, lascerebbe la carica?
«Non ho dubbi che la vicenda si concluderà bene».
Marino, quando l’ha scelta, sapeva di questa storia?
«Il sindaco mi ha conosciuto molto bene…»
Seconda vicenda, l‘intercettazione con quelli dell’Angelo Mai dopo il sequestro della struttura. Crede che quella telefonata sia stata opportuna?
«Sono stati loro a chiamarmi… E quelle cose le ho sempre dette, magari devo stare attento ai toni, alle risatine. Ma anche grazie al mio intervento abbiamo impedito che il centro venisse rioccupato e abbiamo mandato chi è rimasto senza alloggio in assistenza».
Con Giorgina Pilozzi, leader dell’Angelo Mai, ha un rapporto di amicizia?
«No, normale. Il mondo della sinistra lo conosco tutto. È chiaro che uno come me abbia contatti coi movimenti, centri sociali».
Secondo gli inquirenti, dietro alle lotte per la casa ci sono anche fenomeni di racket. Ne era al corrente?
«C’è l’indagine in corso, se ci sono responsabilità penali vanno individuate».
L’amministrazione Marino è per la legalità o per le occupazioni abusive?
«Per la legalità, normale. Ma in questa rientra anche il diritto alla casa. Le ho viste le persone in mezzo alla strada, ho partecipato ai picchetti contro gli sfratti e anche lì è un terreno scivoloso… La legalità la portano avanti le forze dell’ordine, l’ufficiale giudiziario…».
Cioè lo Stato
«Già. Ma se recuperi un mese, per trovare una soluzione, questo dovrebbe fare la politica. Sa cosa diceva Argan?».
Case senza gente, gente senza case
«E oggi ci sono interi quartieri senza persone. Andreotti diceva che a Roma non ci sono i costruttori ma palazzinari perché qui si è costruito male».
Con gli sgomberi o contro?
«Le cose vanno affrontate con la politica. Altre cose che aumentano la tensione sociale non servono».

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