Tangenti in India, Zanda: “Perché Berlusconi confonde le acque?”

ROMA – Le presunte tangenti di Finmeccanica per aggiudicarsi una commessa per 12 elicotteri all’India sono al centro della riflessione di Luigi Zanda, senatore del Pd. Che fa un distinguo tra le legali commissioni pagate come compenso per l’attività di intermediazione, pratica lecita in affari come questo, e le tangenti vere e proprie: “Sono in corso importanti inchieste giudiziarie su rilevanti ipotesi di corruzione internazionale. In questa materia suggerisco di lasciare lavorare serenamente i magistrati evitando, come fa Berlusconi, di confondere le acque”.

“Un conto sono le commissioni legali pagate come compenso per attività professionali di intermediazione legalmente esercitate. Altra e ben diversa cosa sono le tangenti pagate a pubblici ufficiali, ad amministratori, a parlamentari stranieri per facilitare sottobanco l’acquisizione di commesse e forniture. Questa è ‘corruzione di pubblico ufficiale straniero‘”, afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Zanda. “Tra l’altro, l’esperienza insegna che, nei casi di corruzione internazionale, bisogna vigilare che una parte delle tangenti non rientri in Italia per essere distribuita alla politica o a manager infedeli”.

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