Luis Amplatz. “Il terrorismo austriacante non si celebra!” Manifesto firmato Rsi

Luis Amplatz. "Il terrorismo austriacante non si celebra!" Manifesto firmato Rsi
Luis Amplatz. “Il terrorismo austriacante non si celebra!” Manifesto firmato Rsi

BOLZANO – Da una parte ci sono i sudtirolesi nazionalisti che celebrano i 50 anni dalla morte di Luis Amplatz, per lo Stato Italiano terrorista condannato a un quarto di secolo di carcere, per chi vuole la secessione dell’Alto Adige un martire morto per la “Causa”. Dall’altra ci sono gli estremisti di destra che espongono manifesti come questo:

Il terrorismo austriacante non si celebra, si condanna! – Sostieni il socialismo nazionale per sostenere l’Italia”. Firmato Rsi

Animi tesi e deliri contrapposti diffusi nella provincia di Bolzano nel cinquantenario dell’uccisione di Amplatz, da parte dell’infiltrato Christian Kerbler. Misterioso doppiogiochista (un po’ con i bombaroli altoatesini, un po’ con i servizi segreti), Kerbler sparò ad Amplatz e a Georg Klotz (padre della leader secessionista Eva, che rimase ferito) con una Beretta in dotazione ai carabinieri. Poi riuscì a sfuggire sia alla vendetta degli irredentisti che ai radar delle forze dell’ordine italiani.

Le ultime notizie lo danno in Sudafrica, a Durban, con grande scorno di quelli che celebreranno il ricordo del “martire” Amplatz sabato 6 a Gries e domenica 7 in val Passiria.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie