M5S accusa e protesta, ma Italicum non dispiace: si arriva secondi al ballottaggio

M5S accusa e protesta, ma Italicum non dispiace: si arriva secondi al ballottaggio
M5S accusa e protesta, ma Italicum non dispiace: si arriva secondi al ballottaggio

ROMA – M5S accusa e protesta, urla e strepita, ma alla fine l’Italicum lo vuole. Non dispiace, insomma, quella legge che (pur non uscita da una consultazione online) garantisce un premio alla lista e non alla coalizione. Che vuol dire? Che sembra fatta a pennello per i partiti di peso, quelli che da soli catalizzano ricche fette di elettorato. E al momento quei partiti sono il Pd di Renzi (quello del 40% alle Europee 2014) e il M5S che vanta uno 20% quasi stabile. Se si votasse oggi con questa legge quasi certamente sarebbero Pd e M5S ad arrivare al ballottaggio (altra novità dell’Italicum).

Una legge che nelle intenzioni di Renzi punta a rafforzare il bipolarismo, a scoraggiare le coalizioni con partiti minori che, è la storia, cedono facilmente ai richiami di strappi improvvisi e conseguenti crisi di governo. Una legge che premia, appunto, i partiti: e quale migliore legge potrebbe desiderare il partito che s’è fatto un vanto di non fare alleanze con nessuno?

 

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