M5s e il “caso Salento”, le accuse contro Daniela Donno, Diego De Lorenzis e Maurizio Buccarella

Daniela Donno
Daniela Donno

LECCE – La base del MoVimento 5 stelle “in rivolta contro Daniela Donno”, senatrice salentina della truppa grillina. “A finire nell’occhio del ciclone – scrive TR News – è la senatrice Dany Donno e la sua collaboratrice di cui non si sa quasi nulla se non che potrebbe essere una professionista a lei molto vicina, tanto vicina da condividerne il tetto”. Ma, obiettivo degli attivisti, ci sarebbero altri onorevoli salentini accusati, si legge nell’articolo di Tr News (dal titolo Assume la figlia del compagno? L’ira della base del Movimento 5 Stelle), di non aver restituito “allo Stato tutte le somme che riguardano benefit, diaria e parte dello stipendio. Maurizio Buccarella in due mesi e mezzo ha restituito quasi 14 mila euro su 50 mila euro lordi. Daniela Donno invece poco più di 10 mila euro, Diego De Lorenzis solo 8 mila euro mentre Barbara Lezzi in 3 mesi e mezzo ha restituito allo Stato 6 mila e 600 euro dei 70 mila euro lordi percepiti”.

Questo il servizio di Tr News:

Daniela Donno replica via Web: “Lunedì scorso – spiega in rete la senatrice – è apparso sul sito della testata giornalistica TR News un articolo che giudicherete Voi, in tutta coscienza, se è da ritenere fuorviante ed offensivo”. poi spiega nei dettagli la vicenda:

La mia collaboratrice si chiama Marialuisa Ripa, ha il titolo di avvocato ed è stata tutelata con regolare contratto depositato presso il Senato della Repubblica. Nel rispetto delle linee economiche che ci siamo imposti all’interno del gruppo M5S; inoltre i collaboratori parlamentari cerchiamo di ospitarli in casa, in questo modo facciamo risparmiare al cittadino ulteriori costi della politica.Bastava che la brava giornalista mi interrogasse (cellulare, social network, email) per ottenere queste notizie, evitando così di riportare allusive ed offensive considerazioni che possono incidere anche nella sfera privata.

Donno respinge anche l’accusa di essere troppo assente dal Senato:

Nell’articolo si legge che ho fatto il 20% di assenze.Ma se vi dicessi che sono stata presente per all’80% dell’attività parlamentare e per il restante tempo sono stata impegnata nelle attività del gruppo politico e di studio delle norme, Vi sembrerebbe la stessa cosa? Talune “furbesche” strategie comunicative” sono fatte per dare un dato nella forma sbagliata; fanno parte di un gioco becero che “umanamente” non sono disposta ad affrontare ma che la mia responsabilità istituzionale mi impone di fare

Poi l’intervista a Giornalettismo:

1) Si, la mia assistente è l’avvocatessa Marialuisa Ripa legata da regolare contratto in scadenza. In seno al MoVimento abbiamo predisposto un contratto uguale per tutti i collaboratori che prevede un compenso in euro 1.800,00 mensili al lordo delle ritenute , del contributo dovuto all’INPS ai sensi dell’art. 2, comma 26 della legge n. 335/95 e all’INAIL con esclusione di qualsiasi indennità non specificatamente previste.
2) La mia assistente, come da contratto, può svolgere la sua attività sia presso la Capitale sia sul territorio. Attualmente si trova a Lecce luogo in cui sono state eletta.
3) Vorrei usare un termine popolare: maldicenza, per descrivere l’ondata di fango di cui sono stata vittima insieme ad una collega senatrice del MoVimento Cinque Stelle. Non ho un compagno e non ho un figlio e le assicuro che non ho neanche un rapporto di parentela con l’avvocatessa citata che, per motivi professionali, terminerà a breve il suo contratto di collaborazione presso la mia segreteria.
4) Al momento, visto che il contratto con l’avvocatessa si sta per concludere, sto vagliando – in un regolare e breve periodo di prova – altri collaboratori. In ogni caso, come é il mio modo di agire: rispetterò i canoni di trasparenza, di non parentela e di informazioni al cittadino così come previsto dal MoVimento. Quanto al curriculum vitae se il collaboratore mi presterà il suo consenso per la privacy provvederò a pubblicarlo, in caso contrario sarà apprezzato per il suo agire futuro e non per il suo passato. In ogni caso le confermo che la scelta necessariamente ricade su un laureato in giurisprudenza, che conosca perfettamente l’inglese e che abbia dimestichezza con il personal computer.
5) Gli attivisti e i simpatizzanti del MoVimento Cinque Stelle mi conoscono, sono ben informati e non hanno bisogno di ottenere chiarimenti dalla sottoscritta. Ci conosciamo da anni, dai banchetti alla raccolta firme, alla campagna elettorale siamo stati sempre vicini lottando per cambiare il Paese e mandare a casa una casta che lede gli interessi dei cittadini. Negli attivisti, quotidianamente, trovo la forza per superare vergognosi attacchi personali.

 

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