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M5S diffida Catello Vitiello, ma il candidato-massone non molla la candidatura

di Warsamé Dini Casali |12 Febbraio 2018 8:59

M5S diffida Catello Vitiello, ma il candidato-massone non molla la candidatura

M5S diffida Catello Vitiello, ma il candidato-massone non molla la candidatura

ROMA – Sulla campagna del Movimento 5 Stelle piomba il caso Catello Vitiello, candidato all’uninominale di Castellammare di Stabia (Campania) e, secondo Il Mattino, legato alla massoneria. E tra Vitiello e i vertici del Movimento è scontro aperto. “Non sono più iscritto al Goi (Grand’Oriente d’Italia, ndr.) non mi ritiro”, spiega Vitiello. “Sarà diffidato dall’uso del simbolo”, è la secca replica del M5S.

La “grana” Vitiello va a sovrapporsi al caso dei rimborsi “fantasma” dei parlamentari Andrea Cecconi e Carlo Martelli. Nel frattempo, Di Maio da Salerno passa al contrattacco. “Solo un problema di contabilità, ieri abbiamo fatto le verifiche e quello che è venuto fuori è solo un problema di contabilità del Mise e del Mef. Sostanzialmente gli ultimi bonifici che stiamo facendo in questi giorni, non per correre ai ripari ma perché stanno scadendo le ultime rendicontazioni, non sono stati ancora accreditati sul conto, ma risultano sul nostro sito internet”, spiega il candidato premier che accusa i grandi mezzi d’informazione di usare due pesi e due misure nei confronti del M5s.

Catiello non molla. Il Movimento lo diffida dall’utilizzare il simbolo. Catello Vitiello, in buona sostanza, ritiene di non aver violato alcuna regola del codice            etico M5S (è stato iscritto a una loggia in passato), di non aver nulla da rimproverarsi (ha citato Voltaire, Croce, Fermi, Totò… quali illustri massoni), e quindi non ha nessuna intenzione di rinunciare alla candidatura.

M5S ha diffuso una nota nella quale lo diffida dall’utilizzo del simbolo: “Essendosi rifiutato di rinunciare spontaneamente alla candidatura e all’elezione con il M5S, Lello Vitiello viene diffidato dall’utilizzo del simbolo del M5S. Vitiello non può essere eletto con il M5S a causa della sua adesione in passato al Grande Oriente d’Italia e per non averlo comunicato al MoVimento 5 Stelle all’atto della candidatura dichiarando quindi il falso”.

Il candidato sarebbe membro della loggia massonica La Sfinge (cosa vietata dal regolamento) anche su lui sostiene di non esser più iscritto da un anno. “Vado avanti per la mia strada”, assicura Vitiello piazzando così un nuovo ostacolo su una campagna del Movimento che domani vedrà, invece, l’entrata in campo di Beppe Grillo. E in questi giorni di tempesta sarà ancora il Garante del M5S per cercare di ridare slancio alla campagna dei pentastellati.

 

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