M5S Cesena, Paolo Marani rischia espulsione: vuole democrazia, autosospeso

Pubblicato il 20 Maggio 2013 - 08:38 OLTRE 6 MESI FA
M5S Cesena, Paolo Marani rischia espulsione: vuole democrazia, autosospeso

Paolo Marani (Foto da Facebook)

CESENA – Dopo Giovanni Favia e Federica Salsi altri due grillini romagnoli rischiano l’espulsione dal Movimento 5 Stelle. Questa volta in bilico è Paolo Marani, uno dei fondatori del Movimento. L’assemblea di martedì a Cesena avrebbe dovuto decretarne l’espulsione ma è saltata perché mancava il numero legale. Ma alla fine lui si è autosospeso, insieme a Vittorio Valletta. Motivo del contendere sempre la libertà di dissentire, come ha spiegato Marani su Facebook:

Il movimento che volevo io a Cesena era quello delle origini, semplici cittadini che saltano il meccanismo di delega e cercano di applicarsi per gestire in prima persona e con buonsenso i beni pubblici. Per fare questo servono cittadini indipendenti e consapevoli, capaci di fare rete assieme, non certo persone il cui scopo principale sembra essere l’assecondare l’ortodossia del gruppo, per sentirsi importanti e depositari di una verità rivelata. Per questo mi sono autosospeso dal gruppo di Cesena nella speranza che i più moderati e ragionevoli capiscano che fare politica è mestiere difficile, serve tempo, riflessione, competenza, collaborazione (senza inciuci), onestà intellettuale, e soprattutto TOLLERANZA e accettazione democratica delle diversità. Quando invece diventa “tu sei fuori perché non accetti che gli altri sono tutti nemici e noi siamo tutti puri”, allora la politica diventa qualcos’altro, l’autoconservazione di se stessa, l’istinto di protezione del gruppo (che è esso stesso una casta), con conseguente violenza verbale autoimmune nei confronti degli attivisti stessi. Esattamente come avviene nei partiti che si vorrebbe criticare. E io di violenze verbali ne ho ricevute pure troppe, e intollerabili. Questo per rispondere una volta per tutte al vero motivo del perché sui quotidiani appaiono articoli (con contenuti tra l’altro mai decisi e passati da alcuna assemblea) secondo i quali rischio di essere cacciato dal movimento. Dato che questi articoli non li ho scritti di mia iniziativa, mi sento in dovere di difendermi rispondendo agli stessi senza essere tacciato di colui che intende danneggiare il movimento, alle cui idee di fondo, non molto ben interpretate a mio parere dal gruppo di Cesena, ancora io fermamente credo.

La portavoce e consigliera comunale Natascia Guiduzzi aveva anticipato l’ordine del giorno dell’assemblea poi saltata e aveva parlato di “atteggiamenti irrispettosi nei confronti di altri attivisti che non combaciano con una convivenza educata e civile”.

Su internet aveva aggiunto:

“Nessuno è stato cacciato dall’assemblea. Ci sono state due auto-sospensioni, una delle quali fortunatamente subito rientrata. Non ci sono questioni personali fra me ed altri attivisti. Non ci sono dissensi politici ma solo una visione diversa dell’organizzazione da dare ad un gruppo, che sta diventando sempre più numeroso, fra l’assemblea e alcuni singoli. Non ci sono fazioni o tifoserie schierate dalla mia parte o da quella di altri. Tutte le decisioni vengono prese a maggioranza. Le auto-sospensioni che tanto hanno tenuto banco in queste settimane sui giornali, sono il risultato di dissensi da parte di alcuni individui evidentemente poco inclini ad assoggettarsi alle decisioni della maggioranza, spirito davvero molto lontano da quello del Movimento. Per una delle persone che si è allontanata è stata avanzata da parte di alcuni attivisti la richiesta di espulsione definitiva in seguito a comportamenti poco consoni alla normale dialettica ed alla convivenza civile: continue interruzioni durante i dibattiti, provocazioni, insulti ad altri attivisti, dileggi, vessazioni e, in alcuni casi, velate minacce. La richiesta non ha ancora avuto seguito”.

Dopo un dibattito su Facebook, con commenti a sostegno di Guiduzzi e altri che difendevano Marani, l’attivista autosospeso è tornato a spiegare le proprie ragioni:

“Non ci sono reali problemi ma problemi interpersonali che sconfinano in politica. Può non essere bello ma il MoVimento necessariamente raccoglie di tutto, e questo va accettato. Dentro ci sono anche persone moderate e in gamba, che vengono purtroppo talvolta allontanate perché le si considera inquinanti della purezza del gruppo. Io mi sono al momento autosospeso. Tornerò solo quando riconoscerò un clima differente”.