Compravendita parlamentari M5S, Sonia Alfano: “Riccardo Nuti rettifichi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2013 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA
Compravendita parlamentari M5S, Sonia Alfano: "Riccardo Nuti rettifichi"

Compravendita parlamentari M5S, Sonia Alfano: “Riccardo Nuti rettifichi” (Foto Lapresse)

ROMA – Ha letto il suo nome sui siti d’informazione e chiede una rettifica immediata: Sonia Alfano, un tempo attivista per Beppe Grillo e ora europarlamentari eletta con l’Idv, è tirata in ballo subito dopo le dichiarazioni di Riccardo Nuti, capogruppo alla Camera del M5s, sulla presunta compravendita di parlamentari grillini. Il nome della Alfano è circolato su alcuni siti, non citato direttamente da Nuti. E l’eurodeputata pretende chiarezza, come spiega nell’intervista rilasciata a Paola Zanca del Fatto Quotidiano:

Io sono serena, così come i parlamentari dei Cinque Stelle che continuo a sentire. Noto invece che qualcuno lo è meno. Ho sentito le cose che ha detto Nuti. Parlare di compravendita è gravissimo”. Sonia Alfano – una delle prime elette nelle liste degli Amici di Beppe Grillo ora europarlamentare eletta da indipendente nelle fila dell’Idv – è tra i “pontieri” accusati della “compravendita” denunciata dal capogruppo M5S alla Camera Riccardo Nuti. All’epoca del mandato esplorativo di Pier Luigi Bersani incontrò Miguel Gotor, collaboratore del segretario Pd, per parlargli di 13 senatori grillini disposti al dialogo. Esiste ancora quel gruppo? Sì, ed è molto più numeroso. Si stanno confrontando, cercano una soluzione per evitare che reazioni come quelle contro Adele Gambaro diventino ordinarie. Il dissenso fa parte della democrazia e questo caso è un ottimo spunto di discussione. Il capogruppo Nuti ha parlato di compravendita. Riccardo è palermitano come me, ha mangiato tante volte a casa mia. Quando ero candidata con gli amici di Beppe Grillo andava in giro ad attaccare i miei manifesti. Poi è arrivato il diktat da Genova: Sonia Alfano non è più una dei nostri. E ha deciso che ero una persona da non frequentare. Ma la politica è fatta anche di correttezza.