M5s espelle De Falco, De Bonis, Moi e Valli. L’ex ufficiale di Marina: “Scelta anticostituzionale”

M5s, espulsi i senatori De Falco e De Bonis. Fuori anche gli eurodeputati Moi e Valli (foto Ansa)
M5s, espulsi i senatori De Falco e De Bonis. Fuori anche gli eurodeputati Moi e Valli (foto Ansa)

ROMA – Il Movimento 5 Stelle ha espulso i senatori De Falco e De Bonis così come gli eurodeputati Moi e Valli. Nessuna sanzione per i senatori 5 stelle Matteo Mantero e Virginia La Mura, per i quali “i procedimenti disciplinari sono stati archiviati”, mentre nei confronti di Elena Fattori e Paola Nugnes “i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti”. Lo rende noto il collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle in un post pubblicato sul blog.

“De Falco e De Bonis sono stati espulsi per “violazioni dell’articolo 11 dello Statuto e dell’Articolo 3 del Codice Etico”. Con l’aggravante, per il comandante De Falco, della parola “reiterate” che i Probiviri aggiungono nelle violazioni allo Statuto del quale, a parere del M5S, il senatore è responsabile.

L’articolo 11 dello Statuto del Movimento, tra le motivazioni che fanno scattare le sanzioni da parte dei Probiviri, cita: “la perdita dei requisiti di iscrizione al “MoVimento 5 Stelle”; gravi violazioni dei doveri previsti dal presente Statuto e dal Codice Etico; mancanze che abbiano provocato o rischiato di provocare una lesione all’immagine od una perdita di consensi per il MoVimento 5 Stelle, od ostacolato la sua azione politica; per gli iscritti eletti ad una carica elettiva, per gravi violazioni degli impegni assunti all’atto di accettazione della candidatura; il rilascio di dichiarazioni pubbliche relative al procedimento disciplinare medesimo”.

L’articolo 3 del Codice Etico indica i doveri che, un eletto al Movimento, è tenuto a rispettare. Tra questi, a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del M5S”. Obbligo che, nel caso di De Falco e De Bonis, è venuto meno sul voto al Senato del decreto sicurezza. De Falco aveva votato contro il decreto Sicurezza mentre De Bonis non aveva partecipato al voto.

A Saverio De Bonis, oltre alla violazione dell’articolo 11 dello Statuto, viene contestata la violazione dell’articolo 6 del Codice Etico. Il senatore Lello Ciampolillo – anche lui non aveva partecipato al voto sul dl Sicurezza – ha subito solo la sanzione del richiamo.

De Falco: “Mia espulsione sbagliata e anticostituzionale”

“Sinceramente non me lo aspettavo. Mi sembra abbastanza autolesionistico da parte del Movimento – dice, contattato dal Corriere della Sera, De Falco – questa sanzione consegue ad una opinione e ad un voto che ho espresso nell’adempimento delle mie funzioni. È il principio cardine della democrazia, che, del resto, funziona così. Questa sanzione è pienamente incostituzionale. Mi consulterò subito con il mio legale”.

In serata, un De Falco amareggiato per la scelta, parla anche a Sky Tg24 e accusa M5s di aver compiuto un grave errore: “Spero che il Movimento in autotutela corregga questo grave errore perché è un provvedimento sbagliato nel merito, incostituzionale e sanziona l’espressione di opinione e di voto in contrasto con le tutele prestate ai parlamentari dall’articolo 68″. 

“Per quanto riguarda il caso del Decreto Sicurezza – continua De Falco – si dovrebbe sapere che, nonostante alcuni di noi avessero chiesto un confronto interno al Movimento e quindi che si parlasse del tema, non ci è mai stato concesso. All’interno del Movimento è difficile parlare di politica. Un partito politico deve essere un luogo in cui si parla liberamente di politica e prima di andare ad esprimere una posizione di sintesi occorre confrontarsi.”

Saverio De Bonis: “Sto meditando di dimmettermi”

“Sono profondamente dispiaciuto da quanto accaduto. Sono stato espulso per vicende legate a fatti che risalgono a 12 anni fa, pur avendo prodotto all’atto dell’accettazione della candidatura i miei certificati penali che risultavano puliti!”.

Lo scrive il senatore Saverio De Bonis facendo riferimento a due reati prescritti in due procedimenti giudiziari degli anni scorsi. “Continuerò sempre ad essere fedele alle idee originarie del M5S. Sto meditando di dimettermi dal ruolo di senatore”, aggiunge il senatore, uno degli espulsi dal Movimento in queste ore. 

Di Maio: “Nessuno è indispensabile” 

Il vicepremier Luigi Di Maio commenta così su Facebook quanto deciso dal suo partito: “Quando i candidati del MoVimento 5 Stelle entrano nelle liste accettano alcune regole, poche e chiare, che sono vincolanti per la loro candidatura. Tutti gli eletti del MoVimento in Parlamento hanno quindi firmato e accettato anche la regola presente nel Codice Etico per cui i nostri parlamentari sono tenuti sempre a votare la fiducia ad un Governo in cui il MoVimento è parte della maggioranza”. 

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