M5S: Governo punisce militari che rivelarono “renzicottero”

ROMA – Il Movimento 5 Stelle denuncia il “rastrellamento” del governo nei confronti dei sottufficiali che rivelarono dell’atterraggio di emergenza dell’elicottero del premier Matteo Renzi ad Arezzo quando, con quello che i 5 Stelle chiamarono il “renzicottero”, si stava recando da Roma a Firenze. “Ci aspettiamo chiarezza e trasparenza da parte del ministro Pinotti. Riferisca quanto accaduto”, chiedono, in un’interrogazione scritta a risposta immediata indirizzata al governo, i deputati M5S della Commissione Difesa.

I 5 Stelle spiegano che: “Veniamo a sapere che tre sottufficiali di Brindisi sarebbero stati indagati e sottoposti a procedimento disciplinare dall’Aeronautica con l’accusa, sommaria, di aver divulgato informazioni sul volo dell’elicottero che il 2 marzo scorso, con a bordo Matteo Renzi, fu costretto a un atterraggio di emergenza in provincia di Arezzo durante la tratta Firenze-Roma. Uno dei tre militari sarebbe persino stato costretto a cella di rigore. Un fatto che riteniamo gravissimo, perché se verrà confermato vorrà dire che ci troviamo di fronte a una vera e propria operazione di regime“.

Per il Movimento 5 Stelle si tratta di “un rastrellamento in piena regola, roba da Corea del Nord, o peggio ancora una lezione di matrice maoista: punirne uno, o tre come nella fattispecie, per educarne cento”.

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