ROMA – “A forza di cacciarci ne resterà solo uno”. Si sfogano così i parlamentari del Movimento 5 stelle che hanno detto “no” all’espulsione di Adele Gambaro. La frattura nel movimento guidato da Beppe Grillo sembra ormai ufficiale, dopo la rivolta dei 42 che hanno preso le parti della Gambaro. E intanto per Paola Pinna, deputata M5s, potrebbe iniziare l‘iter di espulsione dopo due interviste poco gradite al leader M5s e ai suoi fedelissimi.
Emanuele Buzzi sul Corriere della sera raccoglie il dissenso di alcuni parlamentari M5s come Elena Fattori, che ha detto:
“«Mi sembrava non ci fosse intenzione di procedere con il voto. Non condivido il modo in cui si è deciso di affrontare il caso», afferma. E indica la soluzione che avrebbe adottato: «Avrei cercato di far calmare le acque, anche se Adele ha sbagliato tanto». «Beppe ci è sempre stato vicino, si è anche spiegato con noi per alcune sue scelte che gli spettavano – precisa – come le persone indicate per partecipare al corso di comunicazione: in quel caso ci ha chiamato quasi uno per uno»”.
In molti però si sono schierati apertamente contro Beppe Grillo, nonostante ribadiscano fedeltà e lealtà agli elettori del Movimento 5 stelle e ai principi del movimento:
“Il senatore Francesco Molinari sostiene che «il voto è segreto» ma spiega anche che predilige il «Dio d’Amore del Vangelo, quello della parabola del figliol prodigo, piuttosto che quello dell’antico testamento, che ha chiesto ad Abramo il sacrificio del figlio quale prova d’amore»”.
Serenella Fucksia su Facebook si schiera apertamente contro l’iter, ormai quasi “rito”, di espulsione:
«Per chi critica sempre, per chi vede sempre il male, la malafede in tutti, per chi è favorevole alle espulsioni, per chi è gratificato dalla lotta anche fine a se stessa, ho una domanda: cos’è per voi il movimento?».
Maurizio Buccarella su Facebook attacca:
“«Personalmente ho votato per lo streaming e contro la proposta di espulsione. Rimango del parere che la Gambaro dovrebbe dimettersi»:”.
Lorenzo Battista invece affida le sue dichiarazioni a “Un giorno da Pecora”:
“«Ho detto la mia e ho votato contro: non è che con le espulsioni si risolvono questo tipo di problemi». E su altre epurazioni è ironico: «No, non credo, altrimenti qua…Ne resterà soltanto uno»”.
Anche Tancredi Turco ha ribadito il suo no alle epurazioni ed ha difeso Gambaro:
“«La senatrice è venuta tra noi e ha letto una lettera con la quale ha chiesto scusa per il disagio che aveva creato. Per me questo era più che sufficiente»”.
C’è anche chi, senza sbilanciarsi troppo, si oppone alle espulsioni per “motivi di comunicazione:
“l’eco di un’altra persona cacciata dal Movimento – dicono – sarebbe un male più grande dei benefici”.
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