M5s litiga su scontrini, espulsione per i ritardatari? “Via chi non è in regola”

M5s litiga su scontrini, espulsione per i ritardatari: "Via chi non è in regola"
Beppe Grillo (Foto LaPresse)

ROMA – “Via chi non è in regola con gli scontrini“. I parlamentari del Movimento 5 stelle tornano a litigare e i “ritardatari” degli scontrini rischiano di essere espulsi. Tra loro non solo i dissidenti, ma anche qualche fedelissimo non proprio in regola con la questione fiscale.

Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera scrive:

“Sono diciannove – molti dissidenti e anche qualche fedelissimo – i «ritardatari». Si ipotizza anche una richiesta di espulsione per coloro che non saneranno in tempi rapidi le loro posizioni, un richiamo all’ordine «necessario e tempestivo».

E un modo anche di dare una scossa ai deputati più «dialoganti» come Paola Pinna, Walter Rizzetto e Massimo Artini.

«Questione di immagine: abbiamo fatto della rendicontazione uno dei nostri cavalli di battaglia, dobbiamo rispettarla», dicono fonti vicine ai pentastellati. Ma non solo. Dicono nel Movimento che dietro alla mossa ci sarebbe anche una mini querelle con chi è in disaccordo con la «nuova gestione, che ha visto il passaggio dei dati allo staff di Beppe Grillo»”.

L’assemblea è stata rinviata, continua Buzzi:

“In serata, però, arriva prima la smentita: la riunione è un focus solo sulla politica, annunciano con una nota i capigruppo. Poi, la sorpresa: l’assemblea viene rinviata (possibile che in futuro vengano rese note per trasparenza le presenze). I Cinque Stelle hanno voglia di far sentire il proprio peso. E incassano in giornata un duplice risultato. In Senato fanno asse con il Pd e la maggioranza schierandosi contro un emendamento dell’ex sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo (FI) sull’obbligo di motivazione dei magistrati che si discostano dalla giurisprudenza delle sezioni Unite della Cassazione. Alla Camera, invece, passa un emendamento del Movimento alla Legge di Stabilità: viene prorogata di un anno la compensazione fra debiti e crediti nei confronti della Pubblica amministrazione”.

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