ROMA – Se il M5s andrà al governo cambierà la legge Lorenzin sull’obbligo dei vaccini. Lo ha affermato il candidato premier M5s, Luigi Di Maio, a Un Giorno da Pecora su Rai Radio Uno dove ripete la linea M5s sui vaccini: “Noi faremo una legge sulla raccomandazione dei vaccini, noi siamo a favore della raccomandazione. Obbligo? Noi lo intendiamo come era prima del decreto Lorenzin”.
Solo qualche giorno fa Matteo Salvini, leader della Lega nord in coalizione con il centro destra, aveva annunciato ai suoi elettori che una volta arrivati al governo avrebbero tolto l’obbligatorietà dei vaccini e le tasse sulle sigarette elettroniche. Anche Di Maio, candidato premier M5s, come Salvini prova così a cavalcare l’onda del consenso popolare degli anti-vaccinisti non tenendo presente i rischi per la salute dell’intera popolazione, come spiega Antonio Satta, segretario del movimento Unione Popolare Cristiana (Upc) e tra i fondatori di Civica Popolare:
“Di Maio ci ricasca. Sui vaccini, non si ricorda che la tutela della salute è un bene pubblico. Ci vacciniamo non solo per noi stessi, ma anche per evitare che noi si possa infettare qualcun altro. Lo scienziatino della politica dei M5s queste cose le ignora? Di Maio preferisce spargere paure invece che ragionare. Una persona così può fare il premier? No di cert. Se qualcuno si dovesse infettare perché contagiato da un non vaccinato, Di Maio è pronto a pagare i danni?”.