ROMA – Il Movimento cinque stelle minaccia: occupiamo le Camere se non fate partire subito le commissioni permanenti. Sarà occupy Parlamento?
Martedì, promettono i parlamentari a 5 stelle, scatterà l’occupazione dell’Aula della Camera, annuncia Giulia Sarti e al Senato ci saranno ”iniziative eclatanti”, promette Maurizio Buccarella.
I dettagli verranno comunque decisi lunedì in una riunione al Senato e anche i deputati potrebbero tornare a riunirsi per sancire con un voto definitivo la forma di agitazione annunciata in un’intervista a ‘La Stampa’ dalla parlamentare grillina Giulia Sarti. L’obiettivo è ottenere subito la convocazione delle commissioni parlamentari permanenti, senza aspettare la formazione del nuovo governo che consentirebbe ai partiti di decidere lo scacchiere dei ruoli chiave, cioè delle presidenze e delle vicepresidenze avendo presenti i rapporti di forza.
”Bloccano il Paese mentre si spartiscono le poltrone. Il Parlamento può iniziare a lavorare”, insiste la portavoce dei grillini alla Camera Roberta Lombardi.
Tesi supportata da diversi esperti tra cui l’ex presidente della Consulta, Flick: ”In questo momento è prioritario non paralizzare le Camere. Sia nei regolamenti di Camera e Senato sia nella Costituzione non c’è nulla – dice – che in merito alle Commissioni faccia riferimento a un problema di maggioranza e minoranza”.
Napolitano, Grasso e la Boldrini ”sono succubi dei partiti”, attacca il senatore M5S Luis Orellana. ”Ci si dimentica che la nostra è una democrazia parlamentare”, aggiunge. E tra le conseguenze più gravi, avverte l’esponente grillino, senza Giunta per le Elezioni voteranno per il presidente della Repubblica anche ”parlamentari che ricoprendo più cariche sono incompatibili, mentre dovrebbero fare una scelta”.
La giornata chiave sarà martedì, quando a Montecitorio si riunisce l’Aula che, salvo intese raggiunte a sorpresa in conferenza dei capigruppo in mattinata, dovrà votare l’ampliamento dei poteri della Commissione speciale per consentire l’esame del decreto legge sulla P.A. Votazione sulla quale il M5s ha già annunciato il suo ‘no’ e che invece incasserà il sì di Sinistra Ecologia e Libertà (che la scorsa settimana aveva fatto asse con i grillini per chiedere la costituzione delle commissioni).
”L’occupazione delle Aule parlamentari è un’operazione antidemocratica e disgustosa – dice il capogruppo di Sel alla Camera Gennaro Migliore – e spero che sia solo una boutade”.
Fuori dai Palazzi intanto Grillo continua a mettere altra carne al fuoco: nel mirino torna la politica economica e in particolare la tesi di quanti sostengono l’importanza della lotta all’uso del denaro contante come battaglia di civiltà. Sul blog del leader di M5S si esamina la crisi che ha colpito Cipro e quella che ha messo in ginocchio la Grecia sostenendo che per l’Italia a medio termine vi sia il rischio di finire come Atene.
E per Grillo ”e’ pura edulcorazione servile sostenere che lo spread dipenda dalla diversa liquidità o volatilità dei titoli italiani. Balle. Dipende dal maggior rischio percepito di default”.
Verità che secondo l’ex comico la stampa si guarda bene dal riportare: ”Il giornalismo economico italiano e’ la fiera degli strafalcioni”. La battaglia ‘pro-contanti trova subito sponda nel partito del Cavaliere che anzi la rivendica, come fa il deputato del Pdl Jole Santelli: ”Berlusconi e il Pdl fanno da anni questa battaglia di libertà e si sono visti rinfacciare le peggiori accuse anche dagli stessi grillini. Ora come la mettiamo?”.
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