M5s, notte dell’onestà il 24 gennaio con Davigo, Dario Fo e Sabina Guzzanti

M5s, notte dell'onestà il 24 gennaio con Davigo, Dario Fo e Sabina Guzzanti
M5s, notte dell’onestà il 24 gennaio con Davigo, Dario Fo e Sabina Guzzanti

ROMA – Onesti di tutta Italia accorrete: la chiamata di Beppe Grillo è per sabato 24 gennaio in Piazza del Popolo a Roma, per la “notte dell’onestà”. Con veri e propri campioni di incorruttibilità: dal magistrato di Mani Pulite, Piercamillo Davigo a Sabina Guzzanti. Ospiti anche Dario e Jacopo Fo, Fedez, Salvatore Borsellino, Ferdinando Imposimato, Enrico Montesano, Adrea Sartoretti, Claudio Santamaria e Claudio Gioè. Questi ultimi, tra l’altro, presteranno la loro voce per la lettura di alcune intercettazioni tratte dall’inchiesta Mafia Capitale.

L’evento è sponsorizzato in un post apparso sul blog del leader dei Cinque Stelle, accompagnato da una video intervista a Davigo.

“In condizioni normali sarebbero superflue queste manifestazioni – dice il magistrato –  ma in una realtà come quella italiana dov’è stato stracciato il velo dell’ipocrisia, sono indispensabili”.

Il riferimento, neanche troppo velato di Davigo, sarebbe alle recenti polemiche sorte per la cosiddetta norma salva-Berlusconi inserita all’interno del decreto fiscale:

“Una delle regole fondamentali della democrazia è la assunzione delle responsabilità nei provvedimenti. Che non si sappia mai chi scrive le norme è davvero singolare e, quindi, salve poi l’assunzioni di responsabilità, dovrebbe esserci una sorta di tracciabilità e qualunque ufficio pubblico o privato, di solito sono le sigle che indicano chi ha scritto l’atto e, quindi, è davvero sorprendente tutto quello che accade.

“Di solito, in Italia, si fa l’esatto contrario di quello che sarebbe necessario. Di fronte a comportamenti devianti anziché intervenire per fargli finire, si depenalizzano o pure si riducono le sanzioni, si cambiano le regole processuali in modo da renderli non perseguibili . Il risultato è che continua a peggiorare la posizione dell’Italia negli indici di percezione della corruzione e continua a crollare prestigio dell’Italia nella Comunità internazionale”.

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