ROMA – L’editorialista del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro commenta l’attacco di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista ai giornalisti. Intervenendo ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, Padellaro ha commentato così le parole dei due grillini ai giornalisti dopo l’assoluzione di Virginia Raggi: “Sette anni fa Grillo vaticinava la fine dei giornali che non è che se la passino benissimo oggi, ma ancora sopravvivono. Parlare di mancanza di libertà di stampa è un eccesso, non è così. Molti giornali sono certamente condizionati da interessi ma che ci sia un pluralismo nel nostro Paese mi sembra un dato assodato. Sono colpito dal fatto che quando la Raggi è stata assolta e poteva godersi questo momento, Di Battista e Di Maio sono intervenuti con questo attacco pesantissimo alla stampa, coprendo la soddisfazione legittima della sindaca. Non capisco perché nel momento in cui tu hai un sindaco che esce pulita da un lungo calvario giudiziario, invece di sottolineare questo aspetto te la prendi coi giornalisti. La Raggi resta un problema per il M5S. L’assoluzione non elimina il fatto che la giunta Raggi non si sia nemmeno avvicinata ai risultati promessi. Non vorrei che il M5S volesse mettere in ombra la Raggi per quanto sta facendo la sua amministrazione. Credo che, come abbiamo visto tante altre volte, sull’onda dell’emotività del momento Di Maio lanci il cuore oltre l’ostacolo, come avvenne per l’impeachment a Mattarella, prima chiesto e poi il giorno dopo ritirato con tanto di scuse”.
“La campagna di alcuni giornali contro la Raggi è stata vergognosa – ha aggiunto Padellaro – è stata offensiva sul piano personale in maniera veramente indecorosa, può far venire anche il sospetto di misoginia. La giunta Raggi non ha governato bene ma il massacro a cui è stata sottoposta non ha precedenti e questo non fa bene ai giornali perché così perdono la credibilità”.
“Mi chiedo: spetta allo Stato, al governo o una parte politica decidere quello che devono scrivere i giornali? Non capisco perché si cerchi di condizionare l’editoria – ha dichiarato Padellaro -. Tra l’altro non si capisce cosa si voglia fare quando si parla di una legge sugli editori puri. A parte che ci sono mille escamotage, quindi si tratterebbe di una burletta e poi potrebbero esserci profili di incostituzionalità. Con tutti i problemi che ci sono in questo Paese, perché il M5S si deve preoccupare di cercare di condizionare l’editoria? Perché la Lega non lo fa? Salvini scavalca i giornali e i media e parla direttamente al suo popolo, il suo pubblico, ma non l’ho mai sentito esprimersi contro la stampa come fanno in M5S. E non è che non fa questi attacchi perché è buono, ma perché è furbo, sa che è inutile”.
Padellaro ha anche criticato Silvio Berlusconi, che ha paventato il rischio di una dittatura: “Fa sorridere che Berlusconi dica questo. Lui è stato uno dei padroni di questo Paese. Non è credibile quando dice queste cose. Però lui oggi fa la parte del buon nonnino, così nessuno lo prende ormai troppo sul serio, dica pure quel che vuole ma non incide, Berlusconi non c’è”.