ROMA – M5s, Paola Taverna è la nuova capogruppo al Senato. La senatrice è passata con 20 voti a lei favorevoli contro i 13 a Barbara Lezzi. Nella votazione ci sono state però 13 schede bianche e una nulla.
Tredici senatori ascrivibili a quell’ala di dissidenti che non poteva riconoscersi in nessuna delle due candidate e che stanno meditando a una riorganizzazione in caso di caduta del governo. L’ipotesi più gettonata è quella di un “recall”: una fiducia nuovamente ratificata dal popolo della Rete nelle persone che hanno passato le parlamentarie. Vogliono sapere se, nonostante la pensino diversamente dal gruppo, tra gli attivisti c’è chi continua a sostenerli.
Intanto, per i prossimi tre mesi, il testimone passa al falco Paola Taverna, che succederà a Nicola Morra dal 1 ottobre. Romana, originaria del Quarticciolo, si legge sul curriculum diffuso da M5S, vive da sola con la figlia di 10 anni. E’ diplomata perito aziendale e corrispondente in lingue estere. Prima di essere eletta al Senato della Repubblica ha lavorato per 13 anni in un poliambulatorio di analisi cliniche.
Attivista del Meet Up e poi del Movimento già prima del Vday1-Parlamento Pulito nel 2007. Fa parte della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato. E’ lei l’autrice dello ‘stornello’ che ha fatto il giro del web contro i colleghi del movimento ‘aperturisti’.
Ecco il testo:
“Che meraviglia sei diventato senatore/ E’ mo’ te senti er piu’ gran signore/ Lasci interviste e fai er politico sapiente/ Pe me e’ pe’ troppi ancora sei poco piu’ de gnente”
“Proponi accordi strani e vedi prospettive / Mentre io guardo ste merde e genero invettive”
“Ma quanti sete 5, 7, 20… Perché nun ve ne andate felici e contenti?”.