M5s, sms: “Non commentate le elezioni”. Ma Fico: “Risultato da champagne”

Movimento 5 Stelle, il candidato a Roma Marcello De Vito (foto Ansa)
Movimento 5 Stelle, il candidato a Roma Marcello De Vito (foto Ansa)

ROMA – “Mele marce” da far cadere e sms che invita i politici a 5 Stelle a tacere e non commentare quel voto amministrativo che è la prima vera e propria batosta politica per il Movimento fondato da Beppe Grillo.

Sms, racconta sul Corriere della Sera Alessandro Trocino, partito dal gruppo che cura la comunicazione M5s e che aveva un testo sintetico e chiaro anche se un tono meno assertivo di altre comunicazioni “analoghe”: “Vi chiediamo gentilmente di non commentare i risultati del voto”.

Sta di fatto che, come racconta Trocino, il messaggio arriva a destinazione troppo tardi. Ovvero quando in molti hanno già commentato: i politici davanti alle telecamere e i simpatizzanti sul blog di Grillo.

Lo fa, per esempio, e in modo che sbatte platealmente contro la realtà Roberto Fico: “Siamo in lenta ma costante e inesorabile crescita”. E a chi gli mette davanti i numeri di Roma, il dimezzamento rispetto ale politiche replica: “Sono dati incomparabili. Prendiamo Napoli: io, candidato sindaco nel 2011, ho preso l’1,5 per cento. Poi alle Politiche siamo arrivati al 25 per cento: se rifacciamo le Comunali che dato prendiamo in considerazione? Se avessimo 200 consiglieri nuovi in tutta Italia, per noi sarebbe un risultato stratosferico. Da stappare champagne”.

Altri, riporta il Corriere, sono assai meno entusiasti:

Enza Blundo usa un aggettivo eloquente per definire il dato di ieri: «Disastroso». In che senso, senatrice? «Beh, questo astensionismo è clamoroso e coinvolge anche noi, mica solo Pd e Pdl. Siamo andati male. Io sono dell’Aquila: a Sulmona si sperava in un ballottaggio e invece niente. Sa qual è il problema? Non riusciamo più ad arrivare ai nostri elettori, io ci ho provato ma mi sono resa conto che non arrivano i nostri messaggi. C’è un grave problema di comunicazione». Lorenzo Battista è sulla stessa linea: «Non era stato De Vito a dire che sarebbe andato al ballottaggio? Beh, la matematica non è un’opinione. Avevo già detto che avevamo sbagliato tutto dopo il risultato del Friuli». Maurizio Buccarella aggiunge: «Una parte del nostro voto era di protesta: non siamo stati capaci di trattenerlo».

A gongolare sono dissidenti ed espulsi come Tommaso Currò: “Eccoci finalmente usciti allo scoperto”. Sms o meno nel Movimento 5 Stelle ora è necessario riflettere. Qualcosa non ha funzionato e per uscirne non basterà il “no comment”.

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