ROMA – M5S sposa Report, la trasmissione di Rai3 che fu di Milena Gabanelli. E lo fa, le nozze ufficiali si celebrano sull’altare No Vax, sul sospetto, ostilità e campagna anti vaccini. Roberto Fico col suo “Se toccano Report non pagate più il canone Rai” fa rumore, visto che sarebbe il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, organismo preposto alla tutela della Rai e non alla rivolta anti Rai. Ma questi sono particolari, sfumature, cineserie secondo M5S di un mondo che fu e che pur persiste, agonizzante e molesto. Un mondo in cui, tra l’altro, c’erano i vaccini che ammazzavano malattie e salvavano umani.
Nel mondo che arriva, è arrivato ed è il mondo in cui abita, vive e prospera M5S, i vaccini ammazzano umani e chissà, stai a vedere se non salvano pure le malattie. Fico arriva buon secondo, primo era arrivato ore prima Grillo in persona a decretare: “Io sto con Report”. Sta Grillo con Report perché sa, intuisce, annusa che far da sponda e tribuna all’umore no vax porta raccolto. Di consensi, simpatie, umori popolari e popolani insieme. E poi, perché no, Grillo ci crede pure che il vaccino possa essere veleno. In fondo ha sempre creduto fermamente e apertamente predicato fin dalle fondamenta della sua satira che ogni forma di scienza fosse inganno e ogni forma di scienza applicata fosse consumo imposto alle masse ed estorsione di profitto.
Questa cultura si sposa perfettamente, va a felici nozze con la svolta che Report ha imposto a se stesso. La svolta della finta “par condicio” tra scienza medica e opinione. Il conduttore della puntata di Report sui vaccini ha esordito dicendo più o meno: questa non è una puntata contro i vaccini. Escusatio non petita, accusatio manifesta dicevano più o meno i latini e ci prendevano. Dopo la foglia di fico del pistolotto iniziale, 23 minuti filati in cui solo e soltanto i danni, i pericoli, le testimonianze avverse al vaccino e ai vaccini. Una sceneggiatura anti vaccini sapiente, consapevole, professionale. E ipocrita.
Questo ammiccare per motivi di audience ideologica al movimento no vax è indicata il giorno dopo da Fico come “informazione libera, indipendente e di qualità”. Da difendere “con mobilitazione sotto Viale Mazzini e se necessario boicottaggio del canone” (per altro Report nessuno lo tocca, la Rai per bocca della presidente Monica Maggioni fa sapere che ovviamente nessuno ha mai pensato a chiuderlo). Siccome non sa tenersi, come suol dirsi, un ceco in bocca, Fico straparla un po’ e si lascia sfuggire un indizio di troppo su cosa intenda per “informazione libera e indipendente”. Assicura che M5S in Rai non ha aree, testate, amici (quale candore, anche in pavimenti in Rai sanno e sono testimoni di ampia transumanza di maestranze verso M5S, in Rai è consolidata tradizione transumare verso i prossimi probabili al comando e al potere) e quindi lamenta che Milena Gabanelli non abbia ancora la sua area, testata, maestranze…
Milena Gabanelli, l’artefice di Report. Ora non più a Report, ora vice direttore di qualcosa in Rai. Milena Gabanelli il cui nome spesso in M5S è fatto come un nome amico, più che amico. Non è una colpa né responsabilità della Gabanelli. Però l’area M5S in Rai c’è eccome e va allargandosi, ne delinea confini e contorni lo stesso Fico. Che dice in sostanza: dentro quest’area liberi e indipendenti, fuori servi e venduti. Quel che dicono tutti i partiti delle rispettive aree in Rai.
Purtroppo però la questione è più grande e seria di un Report, di una Rai, di certo di un Fico. Grillo ha alzato la bandiera “Io sto con Report” che piccona i vaccini quando ha visto che con i vaccini stavano i biologi, gli immunologi, i medici, la Sanità, il ministro…Ha visto che il sistema difende i vaccini e quindi ‘istinto e di cultura, di calcolo, di testa e di cuore Grillo sta dall’altra parte. Se poi la conseguenza è che diminuiscono i vaccinati e che qualcuno, più d’uno, si ammala e magari qualcuno ci muore…nessuna responsabilità.
Sapevamo con Grillo e M5S al comando e al governo di dover uscire probabilmente dall’euro, dalla Ue, dalla Nato e di dover entrare nella decrescita felice e nel mondo del referendum perpetuo. Non sapevamo dovessimo uscire anche dal tempo, dai pochi secoli del pensiero e metodo scientifico, non sapevamo dovesse arrivare una “par condicio” tra medici e stregoni, anzi meglio lo sciamano perché l’immunologo sta a libro paga dei farmaceutici. No, di tornare più o meno a prima di Galileo e certamente a prima di Cartesio questo non lo sapevamo. Adesso lo sappiamo, in fondo grazie a Report.