M5s: voli low cost per gli onorevoli invece di Alitalia. Senato “raccomanda”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2013 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA
senato

Senato (foto LaPresse)

ROMA – Voli low cost per i senatori per abbattere i costi della politica. E’ quanto prevede un ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle e recepito “come raccomandazione” dal Senato.

A scriverne è l’agenzia Public Policy che spiega:

I senatori per arrivare a Roma dovranno usare i voli low cost. È quanto prevede l’ordine del giorno G20, a firma del senatore Vincenzo Santangelo del M5S, accolto come raccomandazione. Attualmente, riferisce in aula il senatore pentastellato Maurizio Buccarella durante l’illustrazione dell’odg, “l’unica convenzione che permette, in maniera facile e funzionale, di poter prenotare ed usufruire dei voli, è con la compagnia di bandiera Alitalia, finché questa esisterà”

 “Noi – aggiunge – crediamo che un impegno affinché il Senato possa stipulare convenzioni anche con altre compagnie aeree (evidentemente le low cost) potrebbe comportare un risparmio di spesa, a parità di funzionalità e di efficacia, anche per il lavoro parlamentare di chi è costretto a tornare settimanalmente nei propri territori lontani. Quindi, l’ordine del giorno G20 vuole impegnare il Collegio dei senatori Questori e il Consiglio di Presidenza alla revisione delle attuali convenzioni tra il Senato e le compagnie aeree, favorendo anche l’adozione di convenzioni con le compagnie cosiddette low cost”.

Ma perché si spende così tanto per i voli. Sempre Public Policy a proposito dell’odg low cost spiega:

Una posizione condivisa dal senatore questore Lucio Malan, Pdl: “Noi saremmo favorevoli ad accogliere l’ordine del giorno come raccomandazione perché già oggi, naturalmente, i senatori possono usufruire di voli low cost (a condizione che ve ne siano nella città di provenienza), sottolineando che il vero costo dei biglietti aerei è dovuto quasi sempre al fatto che, noi ci ritroviamo a dover prenotare i voli all’ultimo momento. Allora, sia che si tratti delle compagnie classiche sia che si tratti delle compagnie low cost, più tardi si prenota più si paga. Se riuscissimo, in futuro, ad avere una programmazione come quella di altri Parlamenti, che già sanno in anticipo gli orari dei loro impegni, con qualche settimana se non addirittura con mesi di anticipo, questo si potrà fare. È però una questione di portata politica assai più ampia, e pertanto non possiamo affrontarla qui”. Quindi, no all’odg ma sì alla raccomandazione.

 Una parola che il Movimento 5 Stelle detesta, tanto che il senatore Santangelo replica ironizzando: “Io non ho mai accettato una raccomandazione. Chiedo quindi che venga messo ai voti”. Ma l’odg non è votato e controreplica il presidente del Senato Piero Grasso: “Ci sono raccomandazioni e raccomandazioni. Quelle dei senatori questori e fatte in quest’Aula sono diverse”.