Mafia Capitale, indagato sottosegretario Giuseppe Castiglione per Cara di Mineo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2015 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA
Mafia Capitale, indagato sottosegretario Giuseppe Castiglione per Cara di Mineo

Mafia Capitale, indagato sottosegretario Giuseppe Castiglione per Cara di Mineo

ROMA – Anche un sottosegretario. Continua ad allargarsi l’inchiesta Mafia Capitale dopo che ieri 4 giugno sono finiti in carcere in 44 tra politici locali, manager e imprenditori. E nel mirino degli investigatori finisce anche Giuseppe Castiglione (Ncd)  per una vicenda è solo apparentemente lontana da Mafia Capitale. Il sottosegretario all’agricoltura è infatti indagato per turbativa d’asta, insieme ad altre 5 persone,  sull’appalto per la gestione del Cara di Mineo. Un centro accoglienza di cui più volte ha parlato Luca Odevaine, uno dei principali indagati per Mafia Capitale.  Castiglione, oltre che sottosegretario, è uno strettissimo collaboratore del ministro Angelino Alfano

Ma di indagati, come scrivono per Repubblica Maria Elena Vincenzi e Giovanna Vitale ce ne sono oltre 20:

C’è anche Marco Visconti, ex assessore all’Ambiente della giunta guidata da Gianni Alemanno. E nuovo provvedimento per Maurizio Venafro, ormai ex capo di gabinetto del governatore Zingaretti che si era già dimesso tre mesi fa dopo aver appreso di essere indagato dalla Procura di Roma “in un’inchiesta relativa ad una gara d’appalto della Regione”. E Calogero Salvatore Nucera, ex capo segreteria di Francesco D’Ausilio quando era capogruppo del Pd in consiglio comunale.

Gli altri indagati sono nomi legati al mondo dell’impresa e delle coop di diverso colore politico. Ancora Repubblica:

Avvisi di garanzia anche a Clelia Logorelli, responsabile parchi e giardini di Eur Spa, e a Mirella Di Giovine, ex direttore del Dipartimento Patrimonio. Indagato anche Silvio Praino, imprenditore alberghiero riconvertito da anni nelle strutture di accoglienza dei migranti: è accusato di avere usato la sua amicizia con Odevaine per trasformare il suo hotel in un centro di accoglienza. Indagato pure Antonio Pulcini, padre del costruttore Daniele, ieri colpito da misura cautelare e Maurizio Marotta, presidente della cooperativa Capodarco. E ancora: Fabrizio Amore, Ettore Lara e Gabriella Errico, presidente della cooperativa sociale “Un sorriso” finita nell’occhio del ciclone qualche mese fa in seguito alle tensioni nel quartiere romano di Tor Sapienza tra i residenti e gli immigrati del centro di accoglienza di via Morandi.