SYDNEY – Le notizie di devastazione e morte dovute al maltempo arrivano anche a Brisbane e il premier Matteo Renzi non può certo restare a guardare. L’ira del premier è principalmente rivolta alle Regioni:
“Quando come primo atto di governo ho costituito un’unità di missione contro il dissesto idrogeologico mi hanno deriso. Ora spero sia chiaro il motivo: ci sono vent’anni di politiche del territorio da rottamare, anche in alcune regioni del centrosinistra”.
Matteo Renzi se la prende col degrado urbanistico, complice della tragedia e accusa le Regioni (anche di sinistra) di non aver fatto abbastanza per tutelare il territorio con politiche ambientali scellerate.
La questione maltempo però scatena polemiche con il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, che è anche a capo della Conferenza delle Regioni, che chiede di sforare il patto di stabilità. In un’intervista al quotidiano la Repubblica Chiamparino ha detto:
“Il principio è che se un sindaco valuta che un’opera è davvero urgente per tutelare la sicurezza dei suoi cittadini, quel sindaco deve poter sforare il patto di stabilità e fare la spesa urgente”.
Alle parole di Renzi, ha risposto il presidente della Liguria, Claudio Burlando:
“Il problema del territorio di cui parla il presidente del Consiglio è legato anche ai condoni edilizi. Non li ha fatti il premier e non li abbiamo fatti noi, ma sono stati fatti a Roma. Tre condoni in 30 anni”.
Burlando, in visita ai comuni dei dintorni di Genova devastati dall’alluvione di sabato, ha azzardato anche una stima dei danni:
“Credo che siamo arrivati ad almeno un miliardo di euro di danni. Mettendo insieme le tre devastazioni dell’ultimo mese i danni a negozianti, aziende e alle opere pubbliche sono arrivati almeno a un miliardo”.
Mentre il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, suggerisce a Renzi di sbloccare i fondi per mettere in sicurezza la sua Milano:
”Tutti hanno responsabilità su quanto successo, adesso bisogna intervenire per risolvere i problemi e Renzi ha un occasione per dare una risposta concreta e fare quello che il governo si era impegnato a fare e non ha fatto”
Al premier tendono la mano i parlamentari M5s.
“Chiediamo al governo un immediato decreto. Per farlo passare in tempi rapidissimi siamo pronti a una tregua parlamentare“
L’offerta giunge dal capogruppo M5S, Andrea Cecconi,
“Prendano il nostro ‘decreto Alluvioni’, è già pronto. Il dissesto idrogeologico è una priorità del Paese e deve esserlo pure per la politica. Sicuramente lo è per noi… Quello che per noi conta è l’interesse dei cittadini, che certo non campano di legge elettorale o di riforma del Senato”.
Mentre il leader Cinque Stelle, Beppe Grillo, non perde occasione per puntare il dito contro il governo:
“Ma in che Paese vivono Renzi e Alfano? In quello delle fate? Hanno una bomba sotto il culo e morti di pioggia sulla coscienza e fanno solo comizi”.
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