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Manifesti “giudici-Br” pagati dal Pdl? Lassini: “Se mi arrabbio vuoto il sacco”

di luiss_vcontursi |19 Aprile 2011 12:56

MILANO – C’è il Pdl dietro i manifesti sui “giudici-Br” a Milano? Secondo ‘Il Corriere della Sera’, la procura di Milano starebbe indagando su Giacomo di Capua, braccio destro del coordinatore del Pdl Lombardo Mauro Mantovani sospettando che dietro a quei cartelloni ci sia un committente ben più grande di Lassini.

Intanto il Pdl chiede a Roberto Lassini, candidato tra le fila del partito a Milano, di fare un passo indietro dimettendosi, Letizia Moratti è arrivata anche a dire “o lui o me”, ma Lassini non molla. E in un’intervista su Repubblica rilancia: “Se mi fanno arrabbiare vuoto il sacco. Mi sono assunto la responsabilità di quanto fatto dall’ ‘Associazione dalla parte della democrazia’. Quello slogan è forte, è vero, ma riprende quanto detto da Silvio Berlusconi sul ‘brigatismo giudiziario’ di certi magistrati”.

Lassini fa riferimento ai manifesti comparsi venerdì scorso a Milano con su scritto “Via le br dalle procure”. Gli stessi manifesti giudicati “ignobili” da Giorgio Napolitano. E gli stessi per cui i magistrati hanno aperto un’inchiesta per vilipendio dell’ordine giudiziario. Al momento gli indagati sono tre, compreso lo stesso Lassini. Ma secondo quanto scrive il Corriere della Sera l’inchiesta starebbe toccando i vertici del Pdl lombardo. Un altro indagato sarebbe infatti Giacomo Di Capua, 30 anni, che secondo il sito del governo è il capo della segreteria di Mario Mantovani, coordinatore del partito a livello regionale.

Per il quotidiano di via Solferino non si tratterebbe di “una malaccorta iniziativa personale, ma al contrario di una operazione tutta made in Pdl: al punto da essere stata preordinata al braccio destro del coordinatore regionale del partito in un incontro proprio nella sede milanese del Pdl, in viale Monza”.

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