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Manovra: Anpi, giù le mani dalle festività aiche

di Lorenzo Briotti |14 Agosto 2011 20:45

ROMA, 14 AGO – Non piace all'associazione nazionale partigiani italiani(Anpi) la misura della manovra del governo che prevede l'accorpamento di alcune feste "non concordatarie" nella domenica più vicina oppure al lunedì. ''Ancora una volta saremmo di fronte ad una misura di scarsissima efficacia e poco corrispondente all'equità e alla ragionevolezza, sempre necessarie quando si richiedono sacrifici'', dichiara l'Anpi.

''Il provvedimento, guarda caso – sottolinea l'associazione – riguarderebbe le uniche festività laiche sopravvissute (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno), dotate di grande significato storico e di notevolissima valenza politica e sociale''.

Per questo ''l'Anpi, portatrice e sostenitrice dei valori che quelle festività rappresentano, non può che manifestare la propria, vivissima preoccupazione e chiedere con forza un ripensamento che escluda misure di questo genere, prevedendone altre che siano fornite di sicura e pacifica efficacia, non contrastino con valori storico-politici da tempo consolidati e soprattutto corrispondano a criteri di equità politica e sociale".

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