Manovra: “Carcere per gli evasori fiscali” e Iva…a piacere

Pubblicato il 31 Agosto 2011 - 22:17| Aggiornato il 1 Settembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 31 AGO – Un inasprimento delle sanzioni contro l’evasione fiscale, fino al ricorso del ”deterrente penale” per chi si macchia di gravi reati fiscali. E’ l’ipotesi a cui, secondo fonti del Pdl, starebbe lavorando il governo in vista delle modifiche alla manovra.

”I dettagli ancora non sono definiti, ma si dovrebbe intervenire anche sul versante della deterrenza penale” nel contrasto all’evasione fiscale, spiega un autorevole fonte del Pdl. L’inasprimento delle sanzioni e delle pene, spiega un altra fonte della maggioranza, potrebbe arrivare fino al carcere per chi si macchi di reati particolarmente gravi.

Tuttavia, altre fonti parlamentari della maggioranza, sottolineano come in merito il premier, Silvio Berlusconi, nutrirebbe qualche perplessità anche in considerazione dell’estrema complessità del sistema fiscale.

Il fatto che si lavori anche sul fronte penale, riferisce un’altra fonte della maggioranza, sarebbe confermato anche dalla presenza del ministro della Giustizia, Nitto Palma, all’incontro che si dovrebbe tenere domani a margine della riunione del Consiglio dei ministri, in cui il governo – alla presenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – dovrebbe mettere nero su bianco gli emendamenti alla manovra.

Sempre sul fronte della lotta all’evasione, al Tesoro sarebbero al lavoro su un mix di misure che comprenderebbero controlli più efficaci, con un nuovo redditometro sui beni di lusso e, in caso di evasione, un sorta di concordato che agevoli il rientro delle somme dovute al fisco.

L’asso nella manica potrebbe essere un aumento dell’Iva anche se Berlusconi non vuole cedere su questo punto: l’aliquota, nelle ipotesi, potrebbe salire al 21 o anche al 22%, ma non è certo. Con questi numeri le entrate potrebbero essere rispettivamente di 4 o 8 miliardi di euro.