Manovra: comune di Filettino lancia il 'modello san marino'

FILETTINO (FROSINONE) – Se il sogno e' sempre quello del principato, la via piu' ''realistica'' per conquistare l'autonomia e sottrarsi al decreto-taglia comuni, per il comune di Filettino sembra ora quella di seguire il ''modello San Marino'': trasformarsi cioe' in una ''zona franca''. Un modello che dal paese ciociaro sara' lanciato come arma contro le misure varate dal governo in occasione del vertice di tutti i piccoli comuni convocato ai primi di settembre dal sindaco Luca Sellari. A suggerire la strada del modello San Marino e' stato il penalista Carlo Taormina, che assiste il Comune di Filettino nell'iter per diventare paese autonomo.

Oggi l'avvocato ha avuto un primo colloquio con il sindaco del piccolo centro del Frusinate, 550 abitanti, salito alla ribalta in questi giorni per la volonta' di trasformarsi in principato. ''Il principato – spiega il penalista – prevede la secessione dallo Stato. La strada piu' praticabile e' quella della 'zona franca' sul modello San Marino. Si puo' cioe' decidere di darsi un'organizzazione autonoma distinta dai territori circostanti con una propria struttura economica e commerciale sottratta alla pressione fiscale dello Stato''.

Per il vertice di settembre, sono gia' decine le adesioni arrivate da tutta Italia, oltre che dal Lazio. ''Continuiamo a ricevere decine di richieste e testimonianze di solidarieta' alla nostra iniziativa – dice il sindaco Luca Sellari- e ho ricevuto anche una lunga telefonata dal Comune di Pescara''. E proprio in quell'occasione, ha spiegato Taormina, ''lanceremo la nostra sfida. L'obiettivo principale e' far saltare il decreto del governo''.

''I piccoli comuni – ha osservato Taormina – non possono essere toccati fino alla naturale scadenza del mandato elettorale. C'e' una risposta antidemocratica del governo che vuole eliminare tutto cio' che e' espressione della volonta' popolare. Per il Comune di Filettino che, come tanti altri interessati, per circa cinque anni non potra' essere soppresso, pensiamo al modello San Marino''.

''Anche per le Province, per le quali pero' e' logico pensare all'abolizione – aggiunge Taormina – non si puo' fare nulla prima della scadenza dell'attuale mandato elettorale. Ci troviamo davanti a un problema di costituzionalita' perche' un conto e' mettere le mani nelle tasche degli italiani in assenza di risorse finanziarie sufficienti, altra cosa e' decidere l'abolizione dei comuni. Ogni volta che si e' proceduto a modificare i territori lo si e' fatto utilizzando la procedura referendaria per capire le intenzioni della popolazione. La legge che taglia i comuni senza discutere e' solo espressione di antidemocraticita'''. Secondo il penalista, se la manovra economica non sara' mutata, per Filettino potrebbe anche esistere un'altra scappatoia.

''L'abolizione – dice ancora Taormina – potrebbe essere evitata con l'elemento integratore del territorio garantito dalla localita' di Campo Staffi, dove ci sono gli impianti da sci che ogni anno richiamano decine di migliaia di turisti. Ma, ripeto, la strada piu' praticabile e' quella di un 'punto franco', come tra l'altro gia' ne esistono in italia''.

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