Manovra, Conte da Juncker: "Scesi da 2,4 a 2,04%. Reddito e quota 100 restano" Manovra, Conte da Juncker: "Scesi da 2,4 a 2,04%. Reddito e quota 100 restano"

Manovra, Conte da Juncker: “Scesi da 2,4 a 2,04%. Reddito e quota 100 restano”

Manovra, Conte da Juncker: "Scesi da 2,4 a 2,04%. Reddito e quota 100 restano"
Manovra, Conte da Juncker: “Scesi da 2,4 a 2,04%. Reddito e quota 100 restano”

ROMA – “Da 2,4 siamo scesi a 2,04”. Ad annunciarlo è stato il premier Giuseppe Conte al termine dell’incontro con il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. L’ultima carta del governo giallo-verde per evitare la procedura di infrazione è stata accolta come un “buon progresso”. Tradotta in termini di soldi fanno circa 7,5 miliardi in meno sulla manovra. Ma Conte assicura: “Reddito di cittadinanza e quota 100 partiranno nei tempi previsti”. 

Ci sono voluti oltre due mesi di tenace lavoro sotto-traccia per riportare i numeri al posto giusto. Circa 75 giorni di moral suasion per far capire al governo giallo-verde che anche solo immaginare un’Italia sotto procedura d’infrazione era impensabile. Ora però la Commissione resta cauta e attraverso un suo portavoce, fa sapere: “Valuteremo le proposte ricevute, i lavori continueranno nei prossimi giorni”. Anche perché nelle ore precedenti, da ambienti europei era filtrata la richiesta di scendere ulteriormente, fino all’1,8 per cento. 

Sollievo e soddisfazione per Sergio Mattarella perché questo 2,04 (che di fatto è un 2,0) per cento nel rapporto deficit-Pil era già il punto di caduta elaborato dai tecnici del Quirinale quel 28 settembre scorso quando Salvini e Di Maio piegarono le resistenze del ministro dell’Economia Giovanni Tria e lanciarono la contundente cifra del 2,4.

Proprio oggi il presidente della Repubblica aveva lanciato l’ultimo monito: si trovi un accordo, “perché la procedura d’infrazione rischia di creare problemi pesanti all’economia del Paese”, ha ripetuto ancora una volta al premier Giuseppe Conte e ai ministri competenti riuniti al Quirinale per una colazione di lavoro dominata proprio dal contenzioso con la Commissione. Unico assente di peso Matteo Salvini impegnato in una visita in Israele, ma rappresentato dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti, da tempo operoso rappresentante della cautela all’interno dell’esecutivo.

“Calerà il deficit strutturale” e la “crescita sarà superiore alle nostre attese”, ha detto ancora il presidente del Consiglio al termine dell’incontro con Juncker. “La nostra proposta ci consente di dire che non tradiamo la fiducia degli italiani e che rispettiamo gli impegni presi con le misure che hanno maggiore impatto” come “quota 100 e reddito di cittadinanza”. 

Soddisfatto dell’incontro Conte-Juncker anche il ministro del Tesoro, Giovanni Tria. Intanto un nuovo vertice in serata, tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Nella riunione il premier aggiornerà i leader di Lega e M5S sulle novità della trattativa con l’Ue per la manovra dopo l’incontro con Juncker. 

Serviranno alcuni giorni di lavoro tecnico per arrivare ad una conclusione della trattativa con l’Italia sulla base della proposta portata da Conte alla Ue.

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