Manovra da 47 milardi, torna il ticket

ROMA, 28 GIU – Due miliardi subito per coprire le spese inderogabili, circa 5 sul 2012 e 20 sia su 2013 sia su 2014: la manovra arriva cosi' a circa 47 miliardi, un po' piu' dei 43 inizialmente ipotizzati. Ma sulle singole misure, emerse dalle bozze circolate oggi, ancora si tratta. E ci sono 48 ore per eventuali modifiche. E' il caso della norma per aumentare a 65 anni l'eta' per la pensione delle donne nel settore privato che, da quanto si apprende, potrebbe essere 'ammorbidita' o addirittura saltare dal testo. E ulteriori novita' potrebbero arrivare sia sul fronte 'fiscale' (nella bozza manca questa parte) sia sui tagli alla politica.

Sul fronte fiscale non e' ad esempio ancora noto se l'ipotizzato aumento delle aliquote Iva piu' alte (all'11 e 21%), negato anche oggi dal ministro dello Sviluppo Paolo Romani, venga invece ricompreso tra le 'coperture' della manovra restando 'disponibile' anche per la successiva riforma fiscale per la quale verrebbe presentata solo una richiesta di delega, non i contenuti (''non ci sara' ora il taglio delle tasse'', conferma Umberto Bossi). E anche il capitolo dei tagli alla politica non e' ancora definito.

Oltre alle poche pagine circolate nei giorni scorsi avanza pero' l'ipotesi (lo dice il ministro delle politiche agricole Saverio Romani dopo il vertice a Palazzo Grazioli) che ad essere 'alleggeriti' possano essere gli stessi ministri. Dal prossimo mese infatti – dice Romani – potrebbero prendere solo lo stipendio da parlamentari. E sempre Romano annuncia che per gli interventi sul 2011 si pensa di far pagare soprattutto le banche, anche se non si precisa in che modo e nel testo della bozza non c'e' nessun riferimento. L'ipotesi di tassare le transazioni viene pero' gia' fortemente osteggiata da Borsa italiana che esprime ''profonda preoccupazione'' sulle indiscrezioni circa la volonta' del governo di introdurre all'interno della manovra economica una tassazione sulle transazioni finanziarie.

E mentre l'opposizione parte a testa bassa commentando negativamente le prime ipotesi (''siamo alla farsa drammatica'', dice ad esempio Pier Luigi Bersani) la manovra prende via via forma verso l'ultimo appuntamento di giovedi' in Cdm prima dell'avvio del cammino parlamentare. Colpiti i dipendenti pubblici, pensioni in aumento progressivo e ritorno dei ticket sanitari: se non si troveranno risorse scattera' un aggravio del 10% dal 2012. Ma ci sono anche liberalizzazioni delle professioni, privatizzazione della Croce rossa, alleggerimento del patto di stabilita' interno per i comuni virtuosi (come chiesto dalla Lega), e interventi su scuola e sanita'.

Insomma il menu' si va definendo e il Governo, per risanare i conti e raggiungere il pareggio nel 2014, presenta il 'conto' un po' a tutti. Persino alle badanti che se sposeranno uomini molto piu' vecchi di loro si vedranno decurtare l'assegno di reversibilita'. Ma il cantiere e' tutt'altro che chiuso e le prossime ore potrebbero regalare moltissime, inattese, novita'. Con Bossi che avverte: il governo rischia fin quando non e' passata la manovra. Insomma ''bisogna lavorarci ancora''.

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