Manovra, De Poli: "Pdl e Lega sono la nuova casta"

ROMA, 16 LUG – ''Abbiamo ricevuto tanti 'no', uno dietro l'altro. E cosi' tutti gli emendamenti sui tagli ai costi della politica, presentati dalle opposizioni, Udc in testa, sono stati sonoramente bocciati e buttati via in un cestino come carta straccia. Pdl e Lega, da ieri, giorno di approvazione della manovra-stangata a carico delle famiglie, sono ufficialmente la casta dell'Italia''. Lo afferma Antonio De Poli, portavoce nazionale Udc, commentando la manovra approvata ieri in Parlamento.

''Ecco le proposte che noi dell'Udc, insieme a Pd e Idv, abbiamo presentato in Commissione Bilancio – spiega De Poli -: eliminazione del vitalizio dei parlamentari e dei consiglieri regionali e sostituzione con il metodo contributivo come tutti gli altri cittadini; equiparazione del trattamento economico di parlamentari e consiglieri regionali ai livelli europei; eliminazione delle Province sotto i 500 mila abitanti; accorpamento di Comuni piu' piccoli''.

''E, ancora, su Enti pubblici e societa' partecipate – sottolinea – abbiamo proposto la limitazione delle partecipazioni e soprattutto un tetto ai compensi dei manager. Su tutto questo hanno votato chiaramente 'no' Lega e Pdl, le opposizioni hanno detto si'. E' ora che la maggioranza si assuma la responsabilita': la manovra ha tempestato di nuove tasse solo i cittadini, la povera gente, le famiglie colpite su sanita' e risparmi, non la casta. E' uno scandalo: solo un governo ipocrita puo' parlare di priorita' alle famiglie e poi, nei fatti, mettere le mani nelle tasche degli italiani guardandosi bene dal ridurre i costi e gli sprechi della politica. Forse pensano che i privilegi della casta siano intoccabili: si sbagliano, la nostra battaglia va avanti''.

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