Manovra, Errani tiene il punto: “Restituiremo le deleghe, Governo spieghi a cittadini e imprese i tagli”

Pubblicato il 10 Luglio 2010 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

Vasco Errani

Il giorno dopo l’incontro con il Governo, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ribadisce l’intenzione di rimettere le deleghe. ”Abbiamo dato un giudizio negativo dell’incontro – ha spiegato –  Abbiamo fatto diverse proposte al Governo, prima fra tutte quella di fare una verifica sul peso dei tagli tra i diversi comparti. Non solo in relazione a questa manovra, ma anche sulla due precedenti. Per verificare se c’e’ un equilibrio, perche’ per noi non c’e”’.

C’e’ invece per Errani ”un taglio sproporzionato e iniquo che pesa per oltre il 50% sulle Regioni”. ”Abbiamo detto ‘facciamo tutte le verifiche’ – aggiunge – ci è stata data una risposta negativa. E questo è un fatto preoccupante. Dunque noi conseguentemente abbiamo detto che non siamo in grado di gestire le competenze che ci sono state trasferite. Perchè con questa manovra il taglio è pesantissimo e insostenibile. Quindi abbiamo ribadito, che stando così le cose, non possiamo fare altro che restituire le competenze”.

”Se il Governo pensa ed è in grado di gestire le competenze riducendo in quel modo, si faccia avanti – aggiunge -, diversamente spieghi ai cittadini e alle imprese che è la manovra del Governo che pesa in modo così forte sui servizi ai cittadini e alle imprese”.

Tecnicamente, spiega poi Errani, la remissione delle deleghe, prevede ”un’intesa tra lo Stato e le Regioni. Per questo abbiamo chiesto di metterlo all’ordine del giorno, e poi un provvedimento legislativo, che può essere anche introdotto nella manovra stessa”. Quanto all’appello al presidente della Repubblica, Errani ribadisce: ”Ieri ho detto che informeremo Napolitano, perché è un’informazione dovuta per l’atteggiamento istituzionale che noi abbiamo sempre tenuto”.

”I conti in regola sono una necessità – ha poi aggiunto il presidente Errani – Riconosciamo la necessità della manovra e di un governo della spesa pubblica che garantisca sostenibilità al paese. Riconosciamo anche i saldi. Ma non è equilibrata la ripartizione dei tagli, che pesano per oltre il 50% sulle Regioni, e tra Regioni e autonomie locali oltre l’80%”.

”E’ evidente a tutti che la manovra non èequa – spiega Errani – perché il peso della amministrazione centrale è ben superiore. I dati dimostrano che nel triennio 2007-9 ha aumentato il contributo al debito del 10,87%, e le Regioni l’hanno diminuito del 6%. E anche nei consumi intermedi, la pubblica amministrazione centrale è cresciuta molto di più delle Regioni”.

Errani ricorda poi ”l’unica cosa su cui il presidente del Consiglio ha dato una disponibilità: abbiamo proposto la commissione per andare a vedere la qualità della spesa, a tutti i livelli della pubblica amministrazione, dalla centrale alla regionale – aggiunge, riferendosi a quella che viene definita la ‘commissione degli sprechi’ -. L’abbiamo proposta noi, cosi’ si vedra’ anche come è composta la spesa dell’amministrazione centrale, oltre a quella delle Regioni e delle autonomie locali”