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Manovra, Errani tiene il punto: “Restituiremo le deleghe, Governo spieghi a cittadini e imprese i tagli”

di Emiliano Condò |10 Luglio 2010 15:16

Vasco Errani

Il giorno dopo l’incontro con il Governo, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ribadisce l’intenzione di rimettere le deleghe. ”Abbiamo dato un giudizio negativo dell’incontro – ha spiegato –  Abbiamo fatto diverse proposte al Governo, prima fra tutte quella di fare una verifica sul peso dei tagli tra i diversi comparti. Non solo in relazione a questa manovra, ma anche sulla due precedenti. Per verificare se c’e’ un equilibrio, perche’ per noi non c’e”’.

C’e’ invece per Errani ”un taglio sproporzionato e iniquo che pesa per oltre il 50% sulle Regioni”. ”Abbiamo detto ‘facciamo tutte le verifiche’ – aggiunge – ci è stata data una risposta negativa. E questo è un fatto preoccupante. Dunque noi conseguentemente abbiamo detto che non siamo in grado di gestire le competenze che ci sono state trasferite. Perchè con questa manovra il taglio è pesantissimo e insostenibile. Quindi abbiamo ribadito, che stando così le cose, non possiamo fare altro che restituire le competenze”.

”Se il Governo pensa ed è in grado di gestire le competenze riducendo in quel modo, si faccia avanti – aggiunge -, diversamente spieghi ai cittadini e alle imprese che è la manovra del Governo che pesa in modo così forte sui servizi ai cittadini e alle imprese”.

Tecnicamente, spiega poi Errani, la remissione delle deleghe, prevede ”un’intesa tra lo Stato e le Regioni. Per questo abbiamo chiesto di metterlo all’ordine del giorno, e poi un provvedimento legislativo, che può essere anche introdotto nella manovra stessa”. Quanto all’appello al presidente della Repubblica, Errani ribadisce: ”Ieri ho detto che informeremo Napolitano, perché è un’informazione dovuta per l’atteggiamento istituzionale che noi abbiamo sempre tenuto”.

”I conti in regola sono una necessità – ha poi aggiunto il presidente Errani – Riconosciamo la necessità della manovra e di un governo della spesa pubblica che garantisca sostenibilità al paese. Riconosciamo anche i saldi. Ma non è equilibrata la ripartizione dei tagli, che pesano per oltre il 50% sulle Regioni, e tra Regioni e autonomie locali oltre l’80%”.

”E’ evidente a tutti che la manovra non èequa – spiega Errani – perché il peso della amministrazione centrale è ben superiore. I dati dimostrano che nel triennio 2007-9 ha aumentato il contributo al debito del 10,87%, e le Regioni l’hanno diminuito del 6%. E anche nei consumi intermedi, la pubblica amministrazione centrale è cresciuta molto di più delle Regioni”.

Errani ricorda poi ”l’unica cosa su cui il presidente del Consiglio ha dato una disponibilità: abbiamo proposto la commissione per andare a vedere la qualità della spesa, a tutti i livelli della pubblica amministrazione, dalla centrale alla regionale – aggiunge, riferendosi a quella che viene definita la ‘commissione degli sprechi’ -. L’abbiamo proposta noi, cosi’ si vedra’ anche come è composta la spesa dell’amministrazione centrale, oltre a quella delle Regioni e delle autonomie locali”

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