Manovra, Formigoni: “I tagli li faccia Tremonti, noi no”

Roberto Formigoni

“La manovra carica tutto sulle Regioni che fanno sul serio quando dicono che intendono restituire le deleghe previste dalla legge Bassanini”. Il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, in un’intervista a ‘La Repubblica’, ribadisce la sua contrarietà alla manovra e afferma, riferendosi ai tagli sui trasporti pubblici locali, che ”il governo ritiene che si possano far funzionare gli stessi treni con un terzo di risorse in meno. Allora diciamo: bene, vi restituiamo le deleghe, provateci voi”.

Quanto ai margini che, secondo il Tesoro, esisterebbero per possibili tagli, Formigoni parla di ”demagogia” e spiega che rispetto alle 69 società in cui sarebbe implicata la Lombardia, secondo i dossier del Tesoro, in realta’ si tratta di sole 7 società. ”Secondo un altro dossier – aggiunge – avremo decine di sedi all’estero, quando l’unica è a Bruxelles”. Il governatore della Lombardia si dice ”allarmato” sull’attuazione del federalismo, alla luce dei tagli previsti dalla manovra, che ”avvengono proprio sui capitoli che dovrebbero avviare la prima fase del federalismo”.

In una lettera al Giornale, infine, Formigoni lamenta la scarsa attenzione della stampa verso un’iniziativa ”virtuosa” messa in atto dalla Regione: concedere un’uscita anticipata non retribuita, a chi lo avesse chiesto, per andare a vedere la partita, con l’impegno di recuperare le ore di lavoro entro giugno.

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