Manovra, Galan: "Patrimoniale per la prosperità della nazione"

ROMA, 25 AGO – ''Da liberale quale sono, la sola parola patrimoniale mi provoca l'orticaria, ma questo non mi impedisce affatto di riflettere con tutta la dovuta attenzione su quanto proposto da Luca Cordero di Montezemolo e da Italia Futura sulla etica utilità di tassare i grandi patrimoni dello 0,5% quando questi superino i 10 milioni di euro''. In un lettera alla Stampa, il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan si esprime a favore di ''un contributo da parte di chi, avendo molto dato e molto avuto, sente il dovere di garantire una nuova e più lunga prosperità alla propria nazione''.

''La tassa per la prosperità della nazione potrebbe fruttare un miliardo l'anno da mettere a completo finanziamento dell'istruzione superiore, dei progetti di ricerca delle università e di quanto necessita per la tutela, salvaguardia e conoscenza dei nostri beni culturali e paesaggistici'', sottolinea Galan.

Il ministro invita poi a ''lavorare sul serio per la cessione di almeno due reti della Rai o delle concessioni Anas o per l'abolizione di tutte le Province''. Quanto alle pensioni, ''riformare la previdenza è un atto che va oltre le scadenze della politica corrente – osserva – essendo questa riforma ciò che serve per garantire un futuro di reale benessere ai giovani, alle donne, alle prossime generazioni''.

Nella lettera, Galan sottolinea l'esigenza di un dialogo tra maggioranza e opposizione sulla manovra. ''In certi straordinari momenti si vince come Paese se ognuna delle parti in campo è disposta ad ascoltare e quindi ad accettare ciò che l'altro suggerisce o propone'', scrive.

''Di qui l'apertura al confronto, al costruttivo dibattito parlamentare, che il Presidente Berlusconi auspica da giorni per consolidare in meglio la manovra anticrisi, anche in vista di quelle grandi riforme fino ad ora da più parti ostacolate o respinte''.

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