Manovra, ok dalla commissione Bilancio ma è strappo tra Governo e regioni

Pubblicato il 10 Luglio 2010 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

E’ strappo tra governo e regioni sulla manovra mentre la commissione Bilancio del Senato approva il decreto economico che andrà in Aula martedì. L’incontro invocato dai governatori con il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti durato ieri 9 luglio un’ora e mezza segna infatti un ulteriore allontanamento tra le regioni e l’esecutivo.

Invariati gli 8,5 miliardi di tagli a carico delle Autonomie. I saldi non si toccano ripete per l’ennesima volta il superministro dell’Economia Giulio Tremonti. E allora in una dura conferenza stampa le regioni fanno sapere che rappresenteranno la loro situazione al presidente della Repubblica e chiedono a palazzo Chigi un incontro formale alla prossima Conferenza Stato-regioni per restituire, anche con un emendamento alla manovra, le deleghe sui servizi fondamentali che la legge Bassanini assegna loro ma che non hanno piu’ risorse per coprire.

Se i governatori sono sul piede di guerra il governo trova, però, un’intesa con Comuni e Province. Cuore dell’accordo la promessa che il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli porterà in Parlamento entro luglio i decreti sulla loro autonomia impositiva. Intanto la manovra prosegue il suo iter al Senato. Ieri 9 luglio la commissione Bilancio ha dato il via libera al decreto all’Aula non senza diversi colpi di scena. In mattinata è stato ritirato l’emendamento “Alfano” che introduceva nel decreto una parte di riforma del processo civile compresa la figura di un ausiliario nominato dal giudice e che poteva prendere il suo posto in alcuni procedimenti per contribuire alla deflazione del contenzioso.

La norma aveva poi fatto discutere perché conteneva un comma che, come denunciato dal Pd, avrebbe potuto incidere sul processo Fininvest-Cir. Inoltre la modalità dell’introduzione di una riforma del processo civile per emendamento alla manovra aveva provocato le critiche della commissione Giustizia del Senato. La proposta di modifica è dunque stata stralciata ma il ministro Guardasigilli Alfano ha comunque annunciato che verranno ripresentate in un ddl.

È passata, poi, per un solo voto di scarto e con un piccolo ritocco sugli effetti delle sospensioni la proroga al 31 dicembre del pagamento delle multe sulle quote latte. Un emendamento contro il quale il ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan è arrivato a minacciare le dimissioni ma fortissimamente voluto dalla Lega. La manovra approderà in Aula martedì dove avrà l’ok con la fiducia giovedì 15. Il maxi-emendamento dovrebbe recepire il testo della commissione e potrebbe contenere la sola novita’ riguardante le rate dei pagamenti delle tasse sospese nelle zone terremotate annunciato dal sottosegretario Gianni Letta. Poi il testo passera’ alla Camera dove sarà comunque blindato con la fiducia come già detto da Berlusconi e Tremonti anche perché approderà in Aula il 26 luglio e scade il 30.