ROMA – Un primo avvio di flat tax per un milione di partite Iva ma anche reddito di cittadinanza e pensioni a 62 anni, oltre a un condono e un fondo da 1,5 miliardi per i truffati delle banche. Sono questi i principali contenuti dell’accordo raggiunto dagli alleati di governo M5s e Lega in vista della predisposizione della nota di aggiornamento al Def, il documento che fissa le linee programmatiche per la manovra vera e propria.
A questi punti vanno aggiunti altri 12,5 miliardi per la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva, cioè per evitarne l’aumento. In totale la manovra dovrebbe valere 33,5 miliardi, di cui 27,2 in deficit. Il ministro Giovanni Tria aveva fissato l’asticella del deficit all’1,6%.Un numero che avrebbe permesso di spendere scarsi 12 miliardi in deficit, in pratica la somma che sarebbe servita per disinnescare l’aumento Iva e basta. Ora però il numero è ben al di la: al 2,4%.
Ecco le principali misure:
REDDITO DI CITTADINANZA, 10 MILIARDI: Arriva un primo assaggio da 10 miliardi del reddito di cittadinanza e delle pensione di cittadinanza. Secondo i calcoli del M5s riguarderà 6,5 milioni di persone che ora sono sotto la soglia di povertà. C’è anche il via libera alle pensioni di cittadinanza, che fissa una soglia di 780 euro per le pensioni minime. Si parte sicuramente da un rafforzamento dei centri per l’impiego.
FLAT TAX AL 15% PER OLTRE 1 MLN DI PARTITE IVA: La flat tax comincerà dalle piccole imprese. Per loro è in arrivo un prelievo fisso del 15% che – secondo fonti della lega – riguarderà oltre un milione di italiani. Di fatto è un allargamento del fisco forfettario che include l’Iva: proprio per questo il beneficio nel 2019 per i contribuenti riguarderà l’imposta sul valore aggiunto per poi spostarsi nel 2020 sui redditi guadagnati. Per gli altri cittadini – ipotizza invece una bozza del Def – si arriverà alle due aliquote del 23% e del 33% a fine legislatura.
SUPERAMENTO FORNERO E LAVORO GIOVANI: I sondaggi dicono che è il tema più atteso della manovra e sia Lega che M5s puntano ad intestarsi la misura. L’accordo prevede la possibilità di andare in pensione anticipatamente, attraverso un meccanismo di quota 100 che consentirà di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi o 63 di età e 37 di contributi o ancora 64 anni di età e 36 di contributi. La misura riguarderà almeno 400 mila persone e – secondo i partiti di maggioranza – si tradurrà in altrettanti posti di lavoro per i giovani. Ma secondo gli economisti il turn over è tutto da dimostrare.
TRUFFATI BANCHE, AUMENTANO I RISARCIMENTI: Aumentano i fondi per i “truffati dalle banche”. Inizialmente si ipotizzava un fondo di 500 milioni, ieri il vicepremier Di Maio ha parlato di un miliardo: si sarebbe arrivati a trovare 1,5 miliardi per un fondo ad hoc alimentato dai conti dormienti.
PACE FISCALE, NUOVA ROTTAMAZIONE: L’accordo di governo contiene anche il provvedimento per la cosiddetta pace fiscale che prevede un condono sulle cartelle Equitalia, anche se a Salvini non piace che venga chiamato così: la misura avrà un impatto una tantum sui conti. Una bozza del Def indica una soglia fino a 100 mila euro, ma la soglia potrebbe non essere stata fissata nell’accordo.