Manovra: il salva-Fininvest? Un bacio della pantofola

Silvio Berlusconi (Lapresse)

La legge elettorale voluta da Calderoli fu definita dal suo ideatore ” Una legge porcata”, come definire oggi la norma con la quale Berlusconi cerca di bloccare in tutti i modi l’eventuale risarcimento dovuto alla Cir in seguito alla sentenza sul cosiddetto “caso Mondadori”? Forse questa norma dovrà essere chiamata la “porcatissima”!

Dobbiamo ammettere che quando un solerte amico ci ha telefonato e ci ha comunicato che, all’interno della manovra economica, sarebbe stata introdotta una norma per modificare due articoli del codice civile e per consentire al condannato di non pagare sino alla sentenza della Cassazione, non avevamo voluto credergli e gi avevamo buttato giù il telefono, pensando al solito scherzo di un antiberlusconiano viscerale.

Invece no, quel povero amico aveva ragione, perchè il regime morente è diventato come il capo, non ha più ritegno, deve soddisfare le sue voglie e le sue paure, deve interpretarne i desideri e mettere in sicurezza il patrimonio del signore e padrone, costi quel che costi, a cominciare dalla dignità personale.

Così si è arrivati a modificare due articoli del codice, a cambiare le norme per tutti per salvarne uno.

In questa sede non ci interessano le ragioni di merito dello scontro tra Berlusconi e De Benedetti, quello che ci interessa è il colpo mortale inferto allo stato di diritto, la prova provata che il conflitto di interessi è ormai una vera e propria metastasi che sta colpendo a morte l’ordinamento democratico, i suoi valori essenziali.

Adesso risulta più chiaro perchè il testo finale della manovra non fosse mai stato consegnato al presidente Napolitano, forse persino gli estensori, a cominciare da Tremonti, se ne vergognavano, non volevano farsi trovare con i grembiuli sporchi di marmellata.

Non sappiamo se adesso qualcuno fingerà di aver sbagliato, se qualche altro rettificherà, ma abbiamo l’impressione che questa norma sia una sorta di ” clausola di salvaguardia” chiesta da Berlusconi medesimo, quasi una sorta di risarcimento affettivo, dopo aver letto cosa davvero pensano di lui i nani e le dame che lo circondano.

Forse non si fida più di nessuno e vuole mettersi in sicurezza da solo, forse ha costretto il ministro Tremonti al bacio della pantofola, una sorta di omaggio servile al signore feudale da parte del possibile traditore.

Sia come sia questa porcatissima deve essere fermata non solo dalla azione delle opposizioni, ma anche delle autorità di garanzia, che, sino ad oggi, hanno sempre affermato di non poter rilevare il conflitto di interessi, perchè, a loro dire, mancava la prova provata.

Cosa diranno questa volta? Si volteranno a guardare altrove? Faranno almeno finta di rilevare l’anomalia e chiederanno il rispetto della parità tra i contendenti che, per altro, rappresentano due grandi gruppi editoriali?

Ci sarà un solo rappresentante della destra berlusconiana, uno dei tanti liberali immaginari che popolano la sua corte, che vorrà far sentire un flebile dissenso, magari appena sussurrato

Restiamo in sfiduciata attesa e ci congratuliamo con il nuovo segretario del Pdl, Alfano, che annunciato la nascita del partito degli onesti. La norma “salvapatrimonio” ci ha fatto capire subito di che pasta è fatto questo partito, per ora sarà meglio chiamarlo: “La banda degli onesti”.

Mai come in questo caso un ossimoro è quel che serve!

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