Manovra. Siddi (FNSI): "L'art. 8 apre al ritorno delle gabbie salariali"

ROMA – ''Tutto cio' che, derogando, non aggiunge al contratto nazionale e' regressivo e diventa materia di tensione sociale e possibile scontro continuo. L'art. 8 della manovra bis del Governo appare questo, quando ipotizza deroghe aziendali al ribasso sia per le condizioni di lavoro che per i salari, aprendo la strada al ritorno delle gabbie salariali e a un mercato ancora piu' squilibrato dell'esistente''. Lo dice Franco Siddi, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.

''Gli accordi del sindacato dei giornalisti, la Fnsi, con la Federazione Italiana Editori, la Fieg, prevedono un saldo ancoraggio al contratto nazionale, caposaldo di sistema – aggiunge – e, responsabilmente, aprono alla devoluzione di possibili materie di efficienza e miglioramento negoziabili a livello aziendale, secondo intese che dovranno essere stabilite dalle parti sociali a livello nazionale. L'articolo 8 della manovra appare una scelta che va contro la necessaria costruzione di un intervento condiviso per mettere in sicurezza i conti dello Stato e per nulla incidente sotto questo profilo – precisa il segretario Fnsi -. La ripresa indispensabile, anche per il mondo dell'informazione, non puo' passare attraverso l'indebolimento dei diritti sociali, che non possono essere legati a capricci politici ne' definiti dagli indici di Borsa. Nello specifico questo significa mettere sotto schiaffo tutte le figure deboli del sistema. Si rischiano poverta' piu' pesanti per le persone precarie e nuove poverta' per i cittadini. Un capriccio ottuso e incomprensibile.

La Fnsi, che a inizio settimana riunira' i quadri dirigenti di settore, rafforzera' percio' la sua azione sociale per il contratto nazionale e la lotta alla precarieta', nella sua autonomia e con spirito di unita' con il mondo del lavoro sui fondamentali diritti sociali e di liberta''', conclude Siddi.

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