Manovra, Zanda: “Grave ampliare il potere di secretare le opere pubbliche”

Pubblicato il 3 Giugno 2010 - 22:50 OLTRE 6 MESI FA

Luigi Zanda

“Il comma 10 dell’articolo 8 della manovra, scritto in modo molto criptico, prevede una vistosa e ampia dilatazione del potere di dichiarare la segretezza di opere, forniture e servizi pubblici. Come è noto, alla secretazione corrispondono deroghe alla pubblicità e alle procedure concorrenziali per gli appalti pubblici. Quale possa essere il vantaggio per i conti dello Stato o per lo sviluppo della nostra economia di una norma di questo genere è assolutamente incomprensibile”.

Lo dichiara il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che così continua: “Come è altrettanto incomprensibile che il governo, proprio in un momento nel quale la mancata trasparenza è causa di così numerosi e gravi scandali, possa anche soltanto pensare di aumentare il volume degli affari sottoposti al segreto di Stato”.

“Fino a pochi giorni fa, tutta la stampa italiana annunciava che il Ministro Tremonti avrebbe inserito nella manovra una norma per sottrarre la disciplina dei grandi eventi alle forme derogatorie previste per terremoti, alluvioni e altre catastrofi naturali. Questa si che sarebbe stata una norma anticorruzione e a favore del mercato e della concorrenza. Ma tale misura non compare nel provvedimento del governo. Evidentemente Tremonti è stato sconsigliato dall’inserirla. Sarebbe interessante capirne le motivazioni e – conclude Zanda – perché, invece di diminuire le opere secretate, si possa addirittura pensare di aumentarle”.