Manovra, Zanda: "Spinge l'Italia nel baratro. Il Pd vota no"

ROMA – Luigi Zanda nel corso delle dichiarazioni di voto per la fiducia al maxi-emendamento della manovra ha detto: ''Un mese fa, in Parlamento, e' stato lo stesso Berlusconi a sostenere che la nostra economia e' solida e che la colpa e' tutta dei mercati. La manovra e' figlia di questa assenza di consapevolezza, delle tensioni con Tremonti, degli egoismi di Bossi, degli scontri nella maggioranza''.

''I mercati – osserva Zanda – lo hanno capito. Hanno capito che l'Italia e' molto malata e non riesce a crescere perche' da troppo tempo non e' governata. I mercati sanno che senza crescita il nostro debito non diminuira' mai''.

''I governi europei, le opinioni pubbliche, i mercati, i grandi banchieri internazionali – aggiunge Zanda – conoscono i comportamenti e la natura di Berlusconi. Sanno che le sue follie sono un pericolo per l'Europa ed hanno deciso di opporsi come possono a questo disastro. Questo diffuso giudizio politico negativo fa dell'Italia l'area di maggior rischio per l'Europa e per l'euro. I mercati ci mandano a dire che le manovre senza riforme non possono risolvere i problemi''.

Secondo Zanda ''sono tantissimi i parlamentari della maggioranza che oggi hanno capito in quale baratro l'Italia sta sprofondando. Anche loro, come noi dell'opposizione, sanno che nessuna manovra, qualunque ne sia il contenuto, puo' rassicurare i mercati se il Presidente del Consiglio e' giudicato inaffidabile, ricattabile e addirittura inavvicinabile''.

''A un grande italiano morto nei giorni scorsi, Mino Martinazzoli, capito' – ricorda Zanda – di dire qualcosa che descrive perfettamente la condizione dell'Italia d'oggi. Diceva Martinazzoli: ''La nave e' ormai in mano al cuoco di bordo e cio' che trasmette il megafono del comandante non e' la rotta, ma cio' che mangeremo domani''.

''Cacciamo il cuoco di bordo'' conclude il vipresidente dei senatori del Pd.

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