Marcegaglia: "I ricchi già pagano molte tasse"

ROMA – No a una tassazione come quella a cui vogliono sottoporsi ricchi manager e imprenditori francesi: ''In Italia la situazione e' completamente diversa, da noi una tassa di quel tipo servirebbe soltanto a far pagare di piu' chi le tasse le paga gia' con un prelievo che complessivamente sfiora il 50%''. Lo afferma Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, in un'intervista a Repubblica in cui si dice ''totalmente in disaccordo con il contributo di solidarieta''' e ''contraria a un nuovo scudo e a un altro condono''.

''A differenza dei francesi abbiamo uno Stato inefficiente e sprecone, una spesa pubblica che e' arrivata al 52% del Pil, un'evasione fiscale record'', sottolinea Marcegaglia. Di un contributo da parte dei ricchi ''sarei disposta a parlarne se in Italia avessi la garanzia che lo Stato si ritirasse, riducesse i suoi confini. Il patrimonio immobiliare pubblico arriva a 500 miliardi di euro. Da noi le societa' controllate dagli enti locali sono per 4/5 in perdita''.

La numero uno di Confindustria si esprime negativamente sull'ipotesi di ritassare i capitali scudati avanzata dal Pd, perche' ''e' incostituzionale''. Si dice invece d'accordo con Bersani sul fatto che ''le pensioni non servono per fare cassa''.

Cio' che occorre e' ''accelerare il superamento delle pensioni di anzianita' per una ragione di giustizia tra generazione e di equiparazione con l'Europa, in cambio di una graduale riduzione del carico contributivo a cominciare da quello sui lavoratori piu' giovani''.

Marcegaglia chiede poi di di ''eliminare la Robin Tax sulle industrie energetiche e di aumentare l'Iva di un punto, al 21%. Sarebbero esclusi tutti i beni di prima necessita' – spiega -, nelle casse statali arriverebbero 4,6 miliardi di euro e non vedo proprio, con una crescita stentata allo 0,8%, come possa aumentare l'inflazione''.

Per la presidente degli industriali ''con l'Iva e le pensioni il decreto del governo diventa accettabile, anche se manca del tutto la parte sulla crescita'', mentre ''della proposta del Pd mi piacciono le liberalizzazioni, la lotta all'evasione fiscale, le politiche sulla crescita e pro-industria''. Marcegaglia interviene anche sullo sciopero annunciato dalla Cgil.

''E' un diritto, ma in questa fase userei strumenti diversi'', dichiara. ''Resta il fatto che ci tengo molto a mantenere rapporti forti, solidali e duraturi con tutti i sindacati che hanno firmato l'accordo del 28 giugno''.

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