Marcello Pera: “Berlusconi lasci il comando per salvare il centrodestra”

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Marcello Pera (foto LaPresse)

ROMA – Lasciare per salvare il centrodestra. E’ l’atto di generosità che l’ex presidente del Senato Marcello Pera chiede a Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, a suo giudizio,  non dovrebbe dar retta né ai falchi né alle colombe, ma ”dovrebbe prendere il volo dell’aquila. Ritirandosi dal comando dovrebbe far nascere un partito vero, con congressi veri, un segretario vero e parlamentari veri”.

Berlusconi,  osserva Pera in un’intervista alla Stampa, ”è stato oggetto di due sentenze in pochi giorni. La prima della Cassazione, la seconda l’ha scritta il Quirinale: prevede la stessa condanna – il carcere – la stessa pena accessoria – l’interdizione dai pubblici uffici – più una pena supplementare: il Presidente non solo vieta a Berlusconi di stare in Parlamento, ma vieta al Pdl di fare politica, perché lo obbliga a sostenere il Governo Letta per almeno due anni”.

Pera non è convinto della sentenza della Cassazione: ”Si faccia solo il confronto con i reati fiscali di altri imprenditori e si capirà che l’unica differenza è che Berlusconi è capo di un partito politico. Ciò detto – aggiunge -, Berlusconi ha aiutato spesso e non poco i magistrati affinché lo condannassero. L’uomo è determinante anche a suo danno”.

L’ex senatore spiega che il Pdl ”se rivendica autonomia politica, allora deve mettere nel conto che l’interesse del partito può non coincidere con quello personale di Berlusconi”. Ad ogni modo la previsione di Pera è che forse l’esecutivo arriverà ”all’approvazione della legge di Stabilità, a ottobre, poi ci sarà il redde rationem con il voto sulla decadenza. Il Pd voterà a favore e il governo cadrà”.

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