ROMA – Nell’inchiesta su Marco Milanese, Giulio Tremonti e la casa di via Campo Marzio 24 gli inquirenti hanno un sospetto: le prove che porterebbero a galla la verità potrebbero essere sparite. Martedì la Camera ha dato il via libera all’uso dei tabulati telefonici di Milanese e all’apertura delle sue cassette di sicurezza, conservate presso la filiale di piazza San Fedele del Credito Artigiano.
Oggi mercoledì 3 agosto gli agenti della Digos apriranno quelle cassette. Ma il sospetto degli investigatori è che dentro a quelle cassette non si troverà nulla di rilevante. C’è il forte dubbio, infatti, che ciò che sarebbe potuto veramente servire alle indagini sia stato fatto sparire tanto tempo fa, ovvero già da metà dicembre del 2010, quando uscirono sui giornali le prime indiscrezioni su un’inchiesta a carico di Milanese. Insomma c’è la paura che quei tabulati e quelle cassette, ora accessibili a investigatori e inquirenti, siano ormai inutili, superflue fonti di prova.ù
D’altronde, che c’è aria di smobilitazione lo fa capire anche un episodio raccontato da Guido Ruotolo sulla ‘Stampa’: un camion, la settimana scorsa, è arrivato proprio in via di Campo Marzio 24 e ha portato via i mobili dell’appartamento “incriminato”. Un vero trasloco, ma di Tremonti o di Milanese?