Riforma della scuola, i dubbi di lady-Scajola: in piazza coi colleghi o nel palazzo con la Gelmini? La sua scuola rischia di sparire

Maria Teresa Verda e Claudio Scajola

“Sarebbe bello se ci fosse anche lei”. Maria Teresa Verda non è solo una docente dell’Istituto Statale d’Arte di Imperia, è anche la moglie dell’ex ministro allo Sviluppo Economico Claudio Scajola. E la Verda, sabato prossimo, dovrà fare una “scelta di campo”, per dirla con uno slogan caro al partito del suo consorte. Nel primo pomeriggio, infatti, i suoi colleghi hanno organizzato una serie di lezioni in piazza nel centro di Oneglia per protestare contro la riforma Gelmini.

I professori dell’istituto, che hanno già decretato lo stato di agitazione, protestano per due ragioni fondamentali: perché le modifiche stabilite dal ministro dell’Istruzione cancelleranno gli istituti d’arte trasformandoli in licei artistici e perché, come spiega a Repubblica uno dei colleghi della moglie di Scajola, “il blocco delle iscrizioni già avvenuto ridurrà senz’altro il numero di studenti per il prossimo anno, e il nostro timore è quello che vogliano al più presto smantellarci, anche perché alcune nostre attività legate ai laboratori sono costose”.

L’invito a partecipare alla protesta è quindi d’obbligo. Anche se l’illustre collega è in aspettativa da diversi anni per ragioni politiche: dal 2006 Maria Teresa Verda è assessore ad Aurigo, un paese di appena 344 abitanti in provincia di Imperia.
Ma l’impegno nel borgo di cui è originaria non ha impedito, nel frattempo, alla professoressa Verda di scrivere libri e, soprattutto, continuare a fare la docente, seppur all’università di Imperia, dove ha tenuto numerose lezioni a corsi e master post laurea affidatele dalla responsabile della sede distaccata di Economia, Paola Massa.

Da quale parte si schiererà la professoressa Verda: con il ministro Gelmini ex collega del marito, oppure con i docenti della sua scuola?

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