MILANO – Che sia stato proprio il suo talent scout e primo spettatore nelle notti di Arcore ad aver comprato l’unico biglietto del suo concerto? Lo show di Mariano Apicella non ci sarà, e al posto dell’evento, l’unico acquirente dovrà passare la serata in un altro modo.
Di fronte a una prevendita non troppo incoraggiante, gli organizzatori hanno disdetto il concerto del menestrello del Cavaliere programmato per il 10 marzo agli Arcimboldi di Milano. Il bilancio di TicketOne infatti, finora parla chiaro: un solo biglietto venduto, quindi disastro annunciato.
Ad ogni modo gli organizzatori, dopo la cancellazione, hanno detto che la platea si sarebbe comunque riempita attraverso altri canali, sui quali però non hanno fornito dettagli.
Alla base dell’annullamento, però, c’è anche un ulteriore motivo. La serata sarebbe potuta sfociare in una contestazione contro l’intrattenitore delle notti a casa del presidente del Consiglio. Il concerto era stato infatti fissato in calendario, prima che scoppiasse il caso Ruby. “Sono stato contattato dagli organizzatori – ha detto Giuseppe Manzoni, consigliere delegato dei Pomeriggi Musicali, attuale gestore degli Arcimboldi – che hanno sollevato qualche dubbio sull’opportunità del concerto, considerato il clima generale. Trattandosi di un affitto sala e non di uno spettacolo della nostra stagione, ne ho preso atto”. Inoltre l’ex parcheggiatore Apicella, secondo gli organizzatori, “non voleva mettere a repentaglio la sua figura di professionista esibendosi in questo momento”.
Tuttavia, i malumori per la performance di Apicella in un teatro come quello degli Arcimboldi, finanziato dalla Stato, c’erano già stati. “Non avremmo comunque tirato fuori un euro – ha detto Manzoni – anzi, ci avremmo guadagnato. Non è la prima volta che noleggiamo la sala, da anni lo facciamo con Zelig. Certo, un concerto di Apicella non è in linea con la nostra programmazione e infatti non era sotto il nostro marchio. Rientrava in un calcolo economico».
*Scuola di Giornalismo Luiss
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