ROMA – Marina Berlusconi erede designata di papà Silvio? La mattina del 3 agosto molti giornali (tra cui Repubblica e Libero) dedicano ampio spazio all’ipotesi che sarà proprio lei, la primogenita, il futuro leader di Forza Italia (che nel frattempo dovrebbe riformarsi).
Idea che si è rafforzata dopo che Marina ha partecipato al meeting coi big del Pdl per studiare la strategia del partito dopo la condanna del padre. Riunione politica, dove si è parlato solo di strategie politiche e non di aziende (che sarebbe invece il suo ramo di competenza).
Pare che all’interno del Pdl c’è chi vorrebbe Marina capo (Daniela Santanchè ad esempio l’ha detto esplicitamente) e chi invece ha paura che possa bruciarsi (Michaela Biancofiore su tutti).
Alberto D’Argenio su Repubblica scrive che gli stessi dubbi sono quelli di Berlusconi, che non vorrebbe bruciare la figlia:
Berlusconi ai fedelissimi che frequentano la sua corte va ripetendo: “Non voglio che mia figlia soffra come ho dovuto soffrire io”. Il timore, nell’ottica del Cavaliere, è che “la persecuzione giudiziaria che hanno riservato a me ora tocchi anche a lei”.
In realtà scrive D’Argenio, ma anche Libero, che Marina Berlusconi sarebbe la candidata solo se si votasse in autunno. Se infatti Pd e M5s riuscissero a introdurre il conflitto di interessi, le cose cambierebbero. Marina è presidente di Mondadori e la sua candidatura di fatto cadrebbe.
Di fatto, Libero scrive che per ora Marina Berlusconi
stia facendo un corso di apprendistato politico con Paolo Del Debbio
I commenti sono chiusi.